28 Novembre 2018

MotoGP, Danilo Petrucci: “Il primo tempo conta poco, ma dà soddisfazioni”

Danilo Petrucci chiude al comando la prima giornata di test MotoGP a Jerez, ma è un risultato da prendere con le pinze. Il vero banco di prova saranno le piste con temperature alte

Danilo Petrucci firma il best lap nella prima giornata di test MotoGP a Jerez in 1’37″968 (qui la cronaca e tutti i tempi)  e prosegue le comparazioni sul telaio. Dopo le buone impressioni di Valencia il pilota Ducati conferma il feeling con la Desmosedici GP19, sebbene non sia ancora la versione definitiva.

Sono molto contento del tempo che abbiamo fatto oggi, ma sono contento soprattutto del passo che abbiamo avuto, perché alla fine non ci siamo concentrati molto sul tempo. Abbiamo girato provando la nuova gomma Michelin ed ha funzionato, ma sono contento che siamo stati costantemente veloci fin da Valencia. Questo è positivo perché non abbiamo cambiato molto e questo significa che la moto si adatta. Abbiamo provato pezzi diversi, sono prove molto lunghe, perché devi sempre fare un passo indietro, quando fai una prova con le gomme devi provare un pezzo nuovo, poi rifare la prova al contrario, quindi ci metti sempre molto. Oggi abbiamo avuto un problema, quindi siamo stati fermi, però sono contento del feeling con la moto e la squadra, c’è molta armonia e di questo sono contento“.

Non sarà certo il miglior crono nei test a far adagiare sugli allori il team Ducati e Danilo Petrucci, ma le prime vere conferme si avranno solo a febbraio, sul circuito di Sepang, soprattutto in termini di trazione e usura del posteriore. “Il tempo conta poco nei test, non dà punti ma dà soddisfazione. Non tutti si concentrano sul tempo ma neppure noi – ha sottolineato Petrux -. Però fin da stamattina siamo stati davanti, fin dalla prima sessione, mi sono sentito sempre bene come a Valencia. Sono contento del passo avuto con le gomme usate, ma bisogna prenderlo con le pinze, perché è inverno, le piste sono fredde. Io ho avuto i maggiori problemi sulle piste calde, quello ancora non lo sappiamo“.

Il lavoro nel team ufficiale gli permette di avere sotto controllo il vero stato di salute della moto e poter fare comparazioni più dettagliate in ogni area. “Ero abituato ad avere una buonissima squadra come in Pramac, ma è la prima volta in un team ufficiale, qui ci sono ingegneri che lavorano a casa, quindi puoi spiegare molto meglio, loro ti fanno domande molto precise, ognuno ha la sua determinata area. Hai molte più persone con cui parlare e soprattutto molte più persone che ti danno indicazioni. Sinceramente mi sono trovato molto bene, sia io che la squadra abbiamo intenzione di fare bene e mi stanno aiutando“. Nell’ultima giornata di test ufficiali si proseguirà il lavoro su singoli dettagli: “La nuova moto l’abbiamo provata a Valencia per la prima volta, anche se è ancora un’ibrida. Non so che condizioni avremo, sicuramente trovo sempre dei mutamenti che per una questione di feeling non mi dicono cosa hanno cambiato, preferiscono che sia io ad accorgermene per capire se davvero c’è una differenza o no. Al momento stiamo scremando le cose per capire in che direzione andare“.

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