7 Agosto 2018

MotoGP: Crutchlow contro Bradl, rinviato il forcellone in carbonio

Cal Crutchlow duro contro Stefan Bradl dopo l'incidente a Brno, che ha costretto a rinviare il debutto del forcellone in carbonio sulla Honda del team satellite.

Cal Crutchlow da mesi reclama il nuovo forcellone in carbonio in dotazione sulle RC213V del team ufficiale Repsol Honda. Il test di Brno poteva essere il momento giusto per il debutto nel team satellite LCR, ma Stefan Bradl ha rovinato la festa. Nella gara di domenica scorsa il tedesco aveva a disposizione una moto con forcellone in carbonio ma con una manovra sin troppo azzardata è finito sull’asfalto dopo pochi curve, mettendo KO anche Vinales e Smith. Sebbene nessuno abbia rimediato gravi ferite, Vinales e Bradl sono rimasti fuori dal test ufficiale del lunedì per riprendersi in vista dell’imminente impegno in Austria.

FORCELLONE IN CARBONIO RIMANDATO – La mossa sbagliata del collaudatore Honda ha mandato su di giri Crutchlow che lascia Brno con un buon 5° piazzamento finale e ancora con il forcellone in alluminio. “C’è solo una differenza tra la moto di Marc e la mia [il forcellone in carbonio], e penso che questa sia l’area [usura del pneumatico posteriore] dove questa differenza con la sua moto è più spiccata“. Nel corso del test collettivo ha provato una nuova forcella anteriore che al momento non verrà utilizzata, oltre ad alcuni aggiornamenti di elettronica. Il forcellone in carbonio, invece, è stato spedito in Austria dove potrebbe avvenire finalmente il debutto, anche se il condizionale è d’obbligo. Tanto basta per scatenare la rabbia del britannico: “Lui [Bradl] dice che non riesce a ricordare cosa è successo, posso dirvi: era assolutamente fuori controllo… In pratica ha cercato di passare sull’erba all’interno, ci sono segni di pneumatici all’interno, segni rossi in cui è caduto. Onestamente, è stata una brutta mossa perché ha atterrato Bradley – che ha lavorato sodo tutto il fine settimana e durante l’anno – e Vinales – che è in lotta per il campionato“.

CAL CONTRO LE WILD CARD – L’incidente è stato messo sotto inchiesta dai Commissari FIM ma non è stata intrapresa alcuna azione punitiva. “L’ha già fatto e sono sicuro che lo farò di nuovo, ma avrebbe potuto semplicemente fare una buona gara e ottenere buone informazioni per Honda” prosegue Crutchlow. “Sono solo deluso del fatto che abbia distrutto qualcosa [il forcellone in fibra di carbonio] che forse avrei potuto avere io“. Dal punto di vista di Cal il compito di collaudatore non calza a pennello per Bradl: “Penso che sia bello avere una wild-card, ma guardo anche Casey e penso che sta facendo il tester in sella alla Ducati e non ha interesse a correre… Perché è questo il punto, quando   vengono in gara pensano di avere un’offerta di lavoro alla fine“.

LE SCUSE DI BRADL – Non ci sono registrazioni dell’incidente, nè dalle telecamere on board, ma le testimonianze di molti piloti e addetti ai lavori. “La ruota anteriore è scivolata via. Non sono innocente” ha ammesso Stefan Brald. “In Race Direction non hanno potuto mostrarmi alcuna registrazione, nemmeno registrazioni di telecamere di bordo. Ho parlato con i piloti e i capisquadra. Nessuno si è fatto male, grazie a Dio, ma siamo tutti delusi, anche io… Mi prendo la colpa, ma non al 100 per cento, perché non mi è stato concesso spazio sufficiente. Al Sachsenring, un incidente simile si è verificato nel primo giro,  alla curva 3, con Pol Espargaró, Iannone e Nakagami. Questi sono incidenti di corse che accadono. Mi dispiace che sia successo in quel modo perché come collaudatore non ho spesso l’opportunità di correre in una gara della MotoGP… Ma queste sono le corse“.

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