5 Luglio 2009

MotoGP: Bridgestone spiega le cadute di Lorenzo e Stoner

Spiegazione ufficiale per le cadute di Lorenzo e Stoner

Sotto accusa per le cadute di Casey Stoner e Jorge Lorenzo nelle Qualifiche di Laguna Seca è finita la Bridgestone. La ragione? Per gli addetti ai lavori (e per i piloti soprattutto) è chiara. La casa giapponese ha portato in California dei compound di pneumatici di mescola più “dura”, per via delle temperature elevate, della specificità del tracciato di Monterey, per offrire una resa migliore sulla distanza. Questo, logicamente, va a discapito del giro singolo, con gli pneumatici che non arrivano subito alle giuste temperature di esercizio specialmente sul fianco destro, meno stressato dato la prevalenza di curve sinistrorse.

C’è necessità di almeno tre giri per “scaldare” gli pneumatici, per così avere una buona confidenza nelle curve 3 e 10, destrorse, dove sono caduti nel “tranello” rispettivamente Stoner e Lorenzo. I piloti hanno compreso subito le ragioni di queste cadute: i diretti interessati, ma anche due piloti di esperienza come Valentino Rossi e Dani Pedrosa, che subito nelle dichiarazioni post-qualifiche hanno rivelato questa difficoltà nel weekend di Laguna Seca.

La Bridgestone ha così voluto (e forse dovuto) giustificare l’accaduto: a farlo è stato Tohru Ubukata, responsabile di Bridgestone Motorsport per le attività sportive motociclistiche, che ha così spiegato quanto successo nelle qualifiche ufficiali.

Laguna Seca è un circuito impegnativo per il trasferimento di peso, che varia da una moto all’altra“, afferma Ubukata. “Per questo nelle curve 3 e 10, in discesa, risulta difficile caricare il posteriore, mentre succede l’esatto opposto alla curva 6 che è in salita. In più è necessario percorrere almeno tre giri per arrivare alle giuste temperature di esercizio, dato che il circuito ha una prevalenza e serie consecutiva di curve a sinistra. Proprio in queste curve Casey e Jorge sono caduti, punti difficili dove nei primi giri le temperature della spalla destra degli pneumatici sono basse nei primi giri“.

Di positivo c’è il fatto che, almeno sulla distanza, non dovrebbero esserci problemi, tanto che i top rider hanno girato con costanza e regolarità per oltre 20 giri nelle prove con lo stesso set di pneumatici.

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