20 Giugno 2017

MotoGP Assen: Valentino Rossi a secco da un anno, è la volta buona?

Il nove volte iridato non vince da Barcellona 2016: Yamaha avrà risolto i problemi? La Ducati a caccia del tris di Andrea Dovizioso. Incognita meteo.

A poco meno di due settimane dalla doppia tappa al Mugello ed al Montmeló, il Campionato del Mondo MotoGP è pronto a riaccendere i motori in quella che viene considerata l’Università o la Cattedrale delle due ruote: parliamo dello storico tracciato di Assen, teatro questo weekend dell’ottava tappa iridata di questa stagione 2017.

IL CIRCUITO – Il TT Circuit Assen, conosciuto anche come Circuit van Drenthe (la provincia dei Paesi Bassi nella quale si trova), è stato realizzato per ospitare un evento che si svolgeva dal 1925 su strade cittadine, diventando poi, in seguito ad importanti modifiche volte a creare un tracciato vero e proprio, un appuntamento a livello nazionale ed in seguito internazionale, tanto da entrare a far parte regolarmente del calendario del Motomondiale nel 1949. Tanti i cambiamenti apportati a questa pista, gli ultimi risalenti al 2006: viene tolta una prima parte del tracciato molto veloce ed apprezzata dai piloti, sostituendola con curve più lente e riducendo la lunghezza del circuito, precedentemente di quasi sei chilometri, agli attuali 4555. Il record del TT Circuit Assen in 1:33.617 appartiene dal 2015 al campione del mondo in carica Marc Marquez.

MOTOGP – Tre i diversi team che fin qui hanno ottenuto almeno una vittoria: parliamo di Movistar Yamaha, che ha ottenuto tre successi con Maverick Vinales, di Repsol Honda, vittoriosa sia con Marc Marquez che con Dani Pedrosa, e di Ducati, che con Andrea Dovizioso ha conquistato il gradino più alto del podio nelle ultime due gare. Un campionato quindi decisamente combattuto finora tra questi piloti, ai quali aggiungiamo anche Valentino Rossi, il più vincente ad Assen e da più di un anno senza successi, e Jorge Lorenzo, che dopo le due vittorie del compagno di squadra aspira al primo successo personale con la rossa di Borgo Panigale. Da tenere d’occhio una volta di più i due esordienti del team Tech 3, sempre più protagonisti in questa prima parte di stagione, ma c’è da considerare anche un ritorno alle corse: il debuttante Alex Rins, infortunatosi ad Austin e sostituito nelle scorse gare prima dal tester Tsuda, poi dall’ex campione SBK Guintoli, tornerà a disputare un weekend di gara in sella alla GSX-RR. Da valutare invece le condizioni di Bradley Smith: impossibilitato a prendere parte alla competizione domenicale in Catalogna per una lesione al mignolo sinistro riportata in seguito ad una caduta nel corso delle prove libere, il pilota Red Bull KTM spera di essere quasi al massimo della forma in modo da poter prendere parte a questo nuovo weekend di gare.

MOTO2 – Chi fermerà Morbidelli e Marquez? Eccezion fatta per la gara al Mugello vinta da un sempre più competitivo Mattia Pasini, queste prime gare della stagione hanno mostrato uno strapotere del team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS, con quattro successi per l’italiano e due per il minore di casa Marquez, l’ultimo di questi poco meno di due settimane fa proprio sul tracciato del Montmeló. In classifica iridata però i due piloti, separati da 20 punti, si ritrovano ad avere a che fare con il veterano Thomas Luthi: lo svizzero del team CarXpert Interwetten, iridato in 125cc nel 2005, ha chiuso con ben sei podi nelle sette gare fin qui disputare ed accusa solamente sette lunghezze di ritardo dal capoclassifica Morbidelli. Una situazione che apre alla possibilità di una lotta a tre per la corona iridata, anche se in pista abbiamo visto come soprattutto il già citato Pasini, assieme a Miguel Oliveira ed al rookie Francesco Bagnaia, siano pronti a tornare costantemente in battaglia per le posizioni del podio, ma si spera anche in buone prestazioni per Simone Corsi e per il duo Forward Racing, vale a dire Lorenzo Baldassarri e Luca Marini.

MOTO3 – Nella categoria minore del Motomondiale la situazione sembra già più definita, con un piccolo tentativo di fuga in classifica iridata messo in atto dal giovane spagnolo Joan Mir: alla sua seconda stagione completa nel Campionato del Mondo, il pilota del team Leopard ha finora ottenuto quattro vittorie, l’ultima al Montmeló, a cui si aggiunge un terzo posto con cui ha chiuso l’appuntamento a Jerez. Dopo sette gare il Rookie dell’Anno 2016 mantiene saldamente il comando della classifica iridata e può contare su un vantaggio di ben 45 punti su Romano Fenati, primo di un gruppetto di inseguitori molto vicini tra loro , tra i quali anche i nostri portacolori Fabio Di Giannantonio e Andrea Migno. L’italiano del team Sky Racing VR46 tra l’altro è l’unico pilota KTM finora ad aver ottenuto un successo spezzando un dominio Honda che, eccezion fatta per il Mugello, è sempre riuscita a portare sul podio tre suoi piloti.  

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