25 Aprile 2018

MotoGP, Andrea Iannone “Ho altre proposte ma la priorità è stare in Suzuki”

Andrea Iannone esplosione di emozioni: gioia, lacrime e futuro. Il podio di Austin ha ridato il sorriso

Le lacrime di Andrea Iannone dopo il podio di Austin sono una liberazione dopo oltre un anno di digiuno. Per l’ultima top-3 bisogna risalire al GP di Valencia 2016, l’ultima gara in sella alla Ducati. Da lì è iniziato un lungo periodo di adattamento in sella alla Suzuki GSX-RR, una stagione 2017 costellata di cinque ritiri e un quarto posto come miglior risultato. Il podio texano  adesso potrebbe riaprire le porte del futuro.

UN PODIO MERITATO – Fino ad un mese fa il rinnovo del pilota di Vasto contratto sembrava in bilico. Davide Brivio dopo il Gran Premio di Losail aveva ammesso: “Abbiamo cominciato a parlare con entrambi. Siamo vicini a rinnovare con Alex. Invece con Iannone abbiamo deciso di aspettare alcune gare per vedere come va il suo adattamento alla moto”. Nei test invernali non è riuscito a brillare, ma sul COTA sembra emerso il vecchio ‘Maniac’ che tutti ricordavamo, è il primo podio con la casa di Hamamatsu. “Questo podio è molto importante per me, perché ho lavorato duro per conquistarlo. Nel 2017 ho avuto molti problemi, tutto era difficile. Ma ho sempre creduto in me stesso, nella mia squadra e nella Suzuki. Abbiamo sempre lavorato con il massimo impegno. Questa è la cosa più importante. Ora siamo saliti sul podio, Questo è un buon risultato dopo un weekend forte. Sono molto felice”.

SEI STUPIDO? – Nei primi giri Andrea ha persino cercato di tenere testa a Marc Marquez, ma la Honda RC213V era imprendibile e alle fine ha dovuto cedere anche sotto i colpi di Vinales. Il terzo posto è tutto guadagnato, mai insidiato da Rossi, nel finale ha gestito la gomma accontentandosi del gradino più basso. “Quando ho provato a sorpassare Marc ho pensato ‘Sei stupido’. Era chiaro che Marc è in vantaggio su questa pista, fa un campionato diverso. Ma è parte del mio istinto. Se sono vicino a un avversario allora provo a superare. Ripenso a quel momento con un sorriso. Ma Marc mi ha subito superato di nuovo. Mi congratulo con lui perché è sempre molto veloce su questa pista. Anche Maverick era forte”.

GIOIA, LACRIME e FUTURO – Bisogna fare i conti con i limiti di una GSX-RR non ancora in perfetta forma, ma sulla retta via per poter insidiare le rivali. Il nuovo motore, il telaio ridisegnato, la rinnovata configurazione aerodinamica hanno fatto guadagnare decimi preziosi sul giro, ma bisogna sfruttare al meglio la libertà di sviluppo concessa dal regolamento per colmare il gap entro la fine del campionato, risolvere i problemi di accelerazione e uscita di curva. Un’impresa non facile, servirà che Andrea Iannone faccia un ulteriore passo in avanti per andare incontro alle esigenze tecniche. Alla fine della gara non è solo gioia, ma anche lacrime, l’esplosione di un vulcano che finalmente si è liberato del magma accumulato per mesi, in pista e nella vita quotidiana fattasi sempre più pressante dopo il fidanzamento con Belen: “C’erano aspettative alte verso di me, poi se deludi ti torna tutto come un boomerang. Ho incassato tanto e a volte stavo per esplodere, ringrazio le persone che mi sono state vicine sempre. C’è stato tanto parlare della gente, mi viene da piangere. Alla fine voglio dire che sono stato più forte delle voci che la gente mi sputava addosso”. Adesso bisogna ripetersi e progettare il futuro senza farsi trovare impreparati. La sella della Suzuki è in bilico in caso di arrivo a sorpresa di Jorge Lorenzo che , per ironia della sorte, potrebbe spodestarlo dal suo team per la seconda volta. “Ho altre proposte, ma la priorità è sempre quella di continuare con questa squadra”.

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