3 Maggio 2019

MotoGP, Andrea Dovizioso: “Ci siamo avvicinati a Marquez”

Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci mostrano un buon passo al termine del venerdì di Jerez. Ma Ducati è ancora in affanno nei curvoni veloci.

Andrea Dovizioso a Jerez

La Ducati chiude la prima giornata di libere a Jerez con entrambi i piloti al comando. Lavoro incentrato sullo studio comportamentale delle gomme sul nuovo asfalto andaluso, con un occhio alle temperature e un altro alle mutevoli condizioni di gommatura. Danilo Petrucci firma il miglior tempo, come avvenuto nei test invernali di novembre, mentre il Dovi insegue a 97 millesimi con una hard usata al posteriore.

Vietato adagiarsi sugli allori nonostante il doppio primato Ducati al venerdì. Sabato mattina, con condizioni migliori di pista e temperature più basse, assisteremo a tempi decisamente più bassi. I tecnici di Borgo Panigale proseguono il lavoro nei curvoni veloci dove la Desmosedici non risponde ancora in maniera ottimale. “Sensazione positiva, non tanto per la posizione finale, ma per il passo con le gomme usate della mattina a metà turno. Siamo riusciti a migliorare il feeling con un set-up diverso e ci ha avvicinato a Marquez – ha detto Andrea Dovizioso a Sky Sport -. Questo è l’obiettivo, bisogna lavorare su questi aspetti. Stamattina benino, nel pomeriggio abbiamo migliorato. La classifica non rispecchia la verità in generale, né nei distacchi, né nelle posizioni. Domattina ci saranno delle condizioni ottime e tutti andranno sotto il nostro tempo, quindi non basterà per stare nei 10, bisognerà continuare a lavorare perché saremo tutti molto vicini“.

PETRUX ALLA RISCOSSA DOPO AUSTIN

Le buone sensazioni di Danilo Petrucci sono risultate evidenti già dal mattino, ma al pomeriggio ha ulteriormente migliorato il feeling con la GP19. “Ho avuto una chance e l’ho sfruttata per fare un buon giro, anche se non era perfetto, ma abbastanza per essere in testa. Il passo è stato buono soprattutto con le dure, ci siamo tolti dei dubbi per domani. Le qualifiche sono il punto debole fino ad oggi – ha ammesso Petrux -, dovremo lavorare su quello. Ad Austin sono partito con il freno a mano tirato, ma me ne sono pentito dopo la gara. Queste due settimane qua sono servite per svegliarmi, per lavorare e sono tornato qua dopo il miglior tempo fatto nei test a novembre e l’ho ripetuto. Ma conta il risultato della domenica“.

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