13 Aprile 2019

Ducati in difesa ad Austin. Dovizioso: “Ho sbagliato gomma”

Andrea Dovizioso 11°, Danilo Petrucci 13° dopo il venerdì di Austin. Tardozzi commenta lo spoiler Honda: "Orgogliosi di Ducati, rinnoviamo la motoGP"

Andrea Dovizioso #AmericasGP

Ducati non inizia come suo solito nelle posizioni di vertice in Texas, ma non è un mistero che il COTA sia uno dei tracciati più ostici per la Desmosedici. La presenza di avvallamenti penalizza la GP19 più di ogni altra moto, la lunga sequenza di curvoni veloci fa il resto. Andrea Dovizioso 11°, Danilo Petrucci 13° al termine delle Fp2 (qui tempi e classifica), con il rischio di dover passare per la Q1 qualora nelle FP3 ci sia pista bagnata. Un rischio o un vantaggio, come al solito sarà il cronometro a dare la sentenza.

Dovizioso mette in conto la Q1

A incidere sull’estromissione dalla top-10 anche la scelta di compiere dei long run con gomme usate in ottica gara, che non ha consentito di ripetere un time attack. Andrea Dovizioso cerca di mantenere la calma come virtù dei forti: “Dobbiamo preoccuparci come gli ultimi anni qua, facciamo un po’ più di fatica – ha detto a Sky Sport MotoGP -. Jack è partito molto forte, come passo non siamo messi male, ma facciamo comunque fatica. Vedo almeno cinque piloti con il passo sul 2’05. Peccato per la posizione, ho sbagliato la scelta della gomma davanti, ho usato la media e nella maggior parte dei casi abbiamo bisogno della morbida. Cerchiamo di prendere il positivo, in caso di pioggia dovremo passare per la Q1. Siamo più vicini a Marquez rispetto all’anno scorso, ma partire dietro complicherebbe la situazione. Quando ti trovi nelle condizioni limite o dai la priorità ad entrare nei primi dieci o lavorare per la gara. Una decisione personale, credevamo di poterci entrare, ma volevamo fare due bei run in funzione gara con le gomme usate dal mattino. Non è bello andare a letto da undicesimi – ha concluso Andrea Dovizioso –, meglio guardare ottimisticamente. Magari se riusciremo a passare la Q1 ci darà un vantaggio per la Q2“.

Pista complicata per Petrux

Danilo Petrucci sembra maggiormente preoccupato dalle circostanze. Austin non è mai stato un circuito a lui favorevole, nelle precedenti sei edizioni non è mai andato oltre l’ottava piazza. Il manto d’asfalto disconnesso, con buche non visibili, richiedono un’attenzione particolare nell’affrontare le traiettorie. Meglio memorizzarle prima per disegnare poi la miglior traiettoria. “C’è il rischio di inserire le marce prima, non possiamo mettere i limitatori sulle buche perché le moto saltando vanno fuori giri e rischiamo di rompere. E’ complicata – ha aggiunto Petrux – perché non riesci ad andare al limite e devi guidare guardando le buche“. Con almeno cinque piloti con un passo nettamente più veloce sarà difficile per il pilota umbro ripetere o migliorare le prestazioni un po’ opache di Losail e Rio Hondo. Ma forse in caso di pioggia in gara il ‘rainman’ abruzzese potrebbe trovare un piccolo vantaggio.

Honda emula lo spoiler Ducati

Dopo le tante polemiche post Qatar anche la Honda adesso ha il suo deflettore montato sulla sospensione posteriore. Marc Marquez ha compiuto un run con il nuovo dispositivo in stile Ducati, sebbene presenti una conformazione più semplicistica. L’obiettivo è convogliare i flussi d’aria in modo da raffreddare la gomma posteriore. Un piccolo aiuto in uno sport dove guadagnare anche un solo decimo può fare la differenza. Davide Tardozzi incassa l’emulazione con un sorriso: “Siamo orgogliosi del polo tecnologico di Ducati Corse, stiamo rinnovando la MotoGP così come le moto di produzione. Aldilà delle vittorie e dei risultati, quello che importa è ciò per cui facciamo questo mestiere: portare innovazione sulle moto stradali, ma è chiaro che vincere è importante“. Sarà un week-end in difesa per Ducati, ma Davide Tardozzi non vuol sentir parlare di resa a priori.  “Siamo con il 4-3-3, è una pista delle più difficili, ma siamo convinti che la moto e Andrea Dovizioso siano cresciuti. Non puoi non avere rispetto di Marquez dopo i numeri che ha fatto, ma credo che potremo fare bene. Per giocarsi il Mondiale – ha concluso – bisogna contenere sulle piste dove sai che non sei favorito“.

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