5 Febbraio 2019

MotoGP, maledizione Honda: s’infortuna anche Alberto Puig

Alberto Puigi in infermeria: Honda HRC dopo Jorge Lorenzo perde anche il team manager, che salterà i test di Sepang

Alberto Puig

Non bastava l’infortunio di Jorge Lorenzo a pochi giorni dalla presentazione ufficiale del team. Né le condizioni precarie di Marc Marquez, operatosi alla spalla sinistra lo scorso 4 dicembre e ancora in fase di riabilitazione. In casa Honda la stagione MotoGP inizia con un altro ingresso in infermeria: Alberto Puig si è fratturato il braccio sinistro dopo una caduta in moto. Il team manager del team Repsol Honda non sarà quindi ai box mercoledì per il primo test invernale del 2019.

La caduta di Puig

Honda necessita dei dovuti scongiuri alla vigilia di questa nuova stagione del Motomondiale. Del resto non bisogna dimenticare che anche Cal Crutchlow non sarà in perfette condizioni, dopo l’infortunio rimediato l’anno scorso a Phillip Island. A dare supporto allo sviluppo della RC213V ci penseranno Stefan Bradl, che a gennaio ha già svolto tre giorni di test privati a Jerez, e Takaaki Nakagami. Avranno un ruolo fondamentale nell’evoluzione della moto, in quanto dovranno scegliere la configurazione del motore che sarà congelata nel primo week-end di gara in Qatar. “Sì, abbiamo alcune opzioni di configurazione del motore da testare“, ha spiegato Takeo Yokoyama a Sepang. “Ma niente di radicale. Fortunatamente abbiamo fatto un buon lavoro nei test dello scorso novembre. Certo, abbiamo molte cose da provare, componenti e parti, ma per quanto riguarda il motore, crediamo che se otteniamo un paio di indicazioni precise saremo tranquilli“.

La specifica del motore

Quest’anno ci saranno solo due sessioni di test prima dell’inizio della stagione MotoGP, cancellato il tradizionale appuntamento a Phillip Island. Nella scorsa stagione il boss Yamaha Lin Jarvis aveva proposto di consentire una modifica al motore a stagione in corso. Yokoyama, responsabile del progetto MotoGP in HRC, apre alla proposta per le prossime annate. “Se qualcuno pone questo problema sul tavolo, siamo aperti a parlarne – ha detto a Speedweek.com -. Ma dobbiamo discuterne seriamente all’interno del MSMA. Se introduciamo questa regola avrà un grande impatto sulle corse. Sulla strategia di gara, sul piano tecnologico, sull piano di sviluppo, anche sul budget e le risorse… Si dovrebbe cambiare molto. Credo che non sia un semplice cambiamento che qualcuno possa improvvisamente introdurre“.

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