21 Agosto 2018

MotoGP, Valentino Rossi: “Voglio sapere se Yamaha vuole vincere”

Valentino Rossi lamenta ancora problemi di elettronica all'indomani del test di Misano, Contratto in scadenza nel 2020 ma confessa: "Tra due anni deciderò se continuare".

Silverstone è uno di quei tracciati che possono giocare in favore delle Yamaha con le sue curve veloci, ma dal test di Misano di pochi giorni fa nessun elemento saliente è stato trovato per migliorare l’accelerazione della M1. Valentino Rossi approda in Inghilterra consapevole del suo ottimo stato di forma, ma al piede pesa non poco il giogo di un’elettronica ancora in ritardo rispetto alla Honda e Ducati.

C’è da difendere un secondo posto in classifica dagli attacchi di Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, che possono contare su una Desmosedici capace di lottare per il podio su qualsiasi pista e in ogni condizione. “Sto vivendo una stagione difficile solo perché Yamaha non è competitiva come Honda e Ducati al momento“, ha ribadito Valentino Rossi i microfoni di Motogp.com.  Dal 2016, stagione di ingresso della ECU Magneti Marelli, Yamaha si è ritrovata a dover inseguire le avversarie per i soliti e irrisolti problemi di grip al posteriore e accelerazione: “Nel 2016 è stato fatto un grande passo indietro. Honda e Ducati, tuttavia, sono riuscite a tornare al loro livello originale nel 2017 quando si parla di elettronica. Yamaha non ha avuto successo. È molto frustrante perché non siamo in grado di migliorare. Per me, è importante sapere se Yamaha vuole vincere. E come lo vogliono“.

Con i suoi cinque podi stagionali Valentino Rossi ha dimostrato di essere ancora al top della forma, nonostante i 39 anni di età e i ritardi tecnici della M1. “Corro per vincere. È un lungo periodo, perché l’ultima vittoria risale a un anno fa. È stata anche l’ultima vittoria per Yamaha. Penso che potrei lottare per la vittoria se la moto fosse migliore. Mi sento molto bene quest’anno perché sono in ottima forma e mi alleno molto. Alla fine della gara avrei ancora energia per altri cinque giri“. Da qui al 2020 il campione di Tavullia potrebbe ancora decidere di non andare in pensione e magari prolungare ulteriormente il contratto con Yamaha in MotoGP. “Tra due anni penserò se continuare o smettere. Non lo so ancora. C’è ancora molto tempo fino ad allora. Il mio problema è che sono vecchio e devo fermarmi a un certo punto. Ma correre è la mia vita. Quando smetto di correre in motocicletta, voglio correre con le macchine. Questo è il mio obiettivo. Ma voglio rilassarmi di più“.

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