5 Giugno 2018

MotoGP, Valentino Rossi: “Non posso puntare al Mondiale”

Valentino Rossi conquista il 3° podio stagionale al Mugello e il 2° posto in classifica. Ma l'obiettivo iridato è lontano se Yamaha non interverrà in tempi brevi.

Il secondo posto in classifica generale non fa illudere Valentino Rossi. Tre podi nelle prime sei gare, senza mai andare oltre il terzo posto, non sono un buon biglietto da visita per chi vuole ambire al titolo iridato. Serve una grossa mano dalla fabbrica di Iwata prima di potersi mettere sulla giusta carreggiata, ma i tecnici preannunciano tempi piuttosto lunghi, 4 mesi nella miglior ipotesi per scovare le giuste soluzioni dalla centralina elettronica.

BILANCIAMENTO OK – Prima di pensare al campionato bisogna mirare alla prima vittoria stagionale. “Se guardi la classifica, 23 punti non sono molti e tutta la mia squadra Yamaha darà il massimo, ma in questo momento non sono abbastanza veloce per pensare di vincere il campionato“, ha ammesso il campione di Tavullia all’indomani del podio al Mugello, un’iniezione di fiducia che deve spingere a non mollare mai la presa. “Dobbiamo migliorare, soprattutto in gara, ma essere lì è positivo perché non buttiamo via nulla e sono felice”. L’attenzione è sempre puntata sul ritmo gara e sul consumo della gomma posteriore che arreca problemi di grip, soprattutto su alcuni tracciati caratterizzati da poca aderenza. “Abbiamo migliorato meccanicamente il bilanciamento della moto con alcune parti diverseha spiegato Valentino Rossi – e possiamo usare le cose buone della Yamaha nella qualifica o nei primi giri quando abbiamo grip”.

CORSA CONTRO IL TEMPO – Nonostante il podio italiano non dimentica di lanciare messaggi alla Yamaha, una richiesta di accelerare i tempi che viaggia all’unisono con le proteste di Maverick Vinales, che inizia a perdere la pazienza per una situazione senza fine. “Per me personalmente i problemi sono chiari, ho cercato di spiegare e ora la Yamaha deve lavorare per migliorare. Non è facile, c’è bisogno di molte persone per questo lavoro, perché è un sacco di lavoro e dobbiamo provare qualcosa, ma non è così facile come non possiamo essere sicuri quando proviamo nuove cose che funzioneranno. Penso che ci voglia tempo, ma la Yamaha ha iniziato a lavorare e la stagione è ancora molto lunga, quindi forse durante la stagione possiamo migliorare”. L’ultima vittoria della Yamaha in MotoGP risale al GP di Assen lo scorso anno, conquistata da Valentino Rossi per soli 63 millesimi di vantaggio su Petrucci. Un periodo davvero buio per il team nipponico abituato ad altri standard prestazionali. “Siamo migliorati un po’ con un bilanciamento diverso, quando abbiamo le gomme nuove siamo veloci, ma soffriamo per la lunga durata della gara, motivo per cui soffriamo troppo. Quindi abbiamo bisogno di altre cose”.

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Foto: Marco Lanfranchi

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