29 Novembre 2018

MotoGP, Valentino Rossi: “Mi piace l’ottimismo di Vinales”

Valentino Rossi meno ottimista di Maverick Vinales al termine del test di Jerez. E su Ducati: "Si sono avvicinati alla Formula 1, per vincere serve quello sforzo lì".

Dal test di Jerez (qui cronaca e classifica completa) esce una Yamaha dal doppio volto. Maverick Vinales è risultato veloce in entrambe le giornate, concludendo il day-1 al terzo posto con un lieve ritardo di 121 millesimi dal best lap di Nakagami. Il pilota di Roses e Valentino Rossi sembrano avere le idee chiare sulla specifica di motore da adottare nella prossima uscita, ma il Dottore resta molto più pessimista rispetto al collega di box. “Sono molto soddisfatto, mi sono trovato molto bene, dobbiamo migliorare ancora tanto il set-up, però abbiamo capito la strada dei motori“, ha commentato ‘Mack’ al termine dei test. “Per me è chiaro, dobbiamo fare la scelta giusta e provare ad essere più competitivi perché la Ducati va molto bene… Secondo me in ottica gara stiamo migliorando. Sotto l’albero di Natale? Vorrei trovare il Mondiale“.

IL CONFRONTO CON VINALES – Il campione di Tavullia non può dirsi altrettanto soddisfatto delle novità portate dalla casa di Iwata nei quattro giorni di test, pur avendo compiuto un passo avanti nell’ultimo giorno di prove ufficiali. “Maverick è andato molto forte, anche come passo, e questo è importante. Anche io rispetto a ieri ho fatto dei bei giri e sono stato piuttosto veloce, abbiamo lavorato e scelto un po’ di cose. Finiamo con una giornata piuttosto positiva, ma penso che la strada da percorrere sia ancora lunga. Spero che Yamaha continui a lavorare perché i nostri avversari restano più veloci“. Nessuna contrapposizione di vedute sul motore da adottare, la scelta concorda con quella di Maverick: “Il motore con più freno motore è sicuramente il migliore, però diciamo che dobbiamo migliorare un po’ in generale, perché in accelerazione non siamo velocissimi“. Però nel box VR46 non si intravedono spiragli di uscita dal tunnel della crisi, come invece avviene nell’angolo di box dello spagnolo: “Mi piace il suo ottimismo ma secondo me bisognerebbe aspettare di risolvere i problemi prima di dirlo. Però va bene, lui ha avuto un buon passo“.

L’ADDIO DI CADALORA – Dal prossimo anno al fianco di Valentino Rossi non ci sarà più Luca Cadalora nelle vesti di Riding Coach: “Purtroppo abbiamo cercato di tenere Cadalora per altri due anni ma ci ha detto elegantemente di no. Lo capisco perché è un impegno abbastanza gravoso, tra Gran Premi e test. Siamo stati tre anni insieme, è stata una grandissima esperienza, ci siamo divertiti, abbiamo fatto un buon lavoro, ma il prossimo anno resterà a casa. Qui è venuto Idalio (Gavira, ndr) perché lavora per la VR46 Academy, è il coach del team Sky, ancora dobbiamo vedere l’anno prossimo come fare. Ma il prossimo anno Cadalora ci verrà trovare, magari al Mugello e a Misano...”.

YAMAHA E DUCATI – La M1 accusa il solito problema di accelerazione e non è chiaro come intenderanno risolvere i tecnici giapponesi. Due le vie opinabili: un terzo motore o un “miracolo” di elettronica: “Dopo oggi non male, è stata una giornata positiva, anche il mio passo non era male. Ci sono ancora un po’ di cose da fare, gli altri vanno un pochino più veloce, dobbiamo ancora migliorare soprattutto in accelerazione… Non so cosa succederà, se ci sarà un altro motore o qualcosa di elettronica“. Ma la Yamaha sarà davvero in condizioni di poter lottare per il titolo mondiale nella prossima stagione? “Negli ultimi due anni la situazione tecnica in MotoGP è cambiata molto – ha spiegato Valentino Rossi -. Ducati è stata la prima a fare uno step, come quantità di gente, quantità di ingegneri, quantità di persone che lavorano a casa e lavorano alle gare, ecc. Si sono avvicinati un po’ di più alla F1, la Honda l’ha seguita. Adesso per vincere bisogna fare quello sforzo lì“.

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