3 Gennaio 2019

MotoGP: Uso e manutenzione, i “tagliandi” per una stagione

Ogni quanto è necessario cambiare il materiale di consumo in una moto da 280 cavalli? Ecco qualche indicazione

I prototipi MotoGP non hanno molto a che fare con una moto standard. Nella top class è tutto esasperato, la tecnologia è altissima e tutto viene iper ottimizzato con l’obiettivo di ottenere le prestazioni più alte possibili. Una MotoGP è composta da circa duemila pezzi, di cui circa 200 vengono periodicamente sostituiti. Ecco il libretto di mantenzione da seguire…

LIQUIDI – I costi relativi a liquidi e altri componenti di uso sarebbero molto più alti se in MotoGP il numero di motori utilizzabili non fosse limitato dal regolamento.  Stimiamo che in un GP vengano percorsi in totale (fra prove e gara, ndt)  circa 500 chilometri, divisi sulle due moto a disposizione del pilota, che spesso però predilige una delle due. Ogni 350 chilometri vengono sostituiti olio e liquido refrigerante. Ogni 500 chilometri si cambia la catena (che quindi dura un GP) mentre corona e pignone potrebbero essere utlizzati per il doppio della percorrenza. E’ un computo più teorico che pratico, visto che questi elementi  vengono cambiati con molta frequenza per adattare il rapporto di trasmissione alle caratteristiche dei circuiti. I dischi frizione vengono sostituiti dopo ogni tentativo di partenza.

FRENI – Dischi freno e pastiglie durano mille chilometri, per cui questo è un capitolo di spesa molto importante per le squadre. I cerchi ruota hanno un’aspettativa di vita di circa 1200 chilometri. I motori della MotoGP sono progettati per durare almeno 2000 chilometri, salvo problemi tecnici imprevisti o cadute devastanti. Manubri e sella vengono usati per 4000 chilometri, sempre al netto di incidenti.  Telai e forcellone bastano per mezza stagione, ma anche questo è un computo teorico, visto che si tratta di componenti che vengono continuamente sviluppati, per cui le sostituzioni spesso sono più frequenti di quanto le tabelle non imporrebbero.

Leggi qui l’articolo originale di Paddock-GP

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