18 Aprile 2017

MotoGP Texas Vinales-Marquez sarà il primo confronto diretto?

MotoGP Texas Vinales-Marquez sarà il primo confronto diretto? Maverick a punteggio pieno, Marc imbattuto ad Austin

Il Motomondiale è pronto a tornare in azione: dopo Losail e Termas de Río Hondo, è la volta di Austin, che ospiterà quindi la terza tappa del Campionato del Mondo 2017. In tutte e tre le categorie sarà caccia ai tre vincitori delle prime due gare, vale a dire gli attuali leader iridati Maverick Vinales in MotoGP, Franco Morbidelli in Moto2 e Joan Mir in Moto3.

IL CIRCUITO – Situato ad Austin, capitale dello stato del Texas, il Circuito delle Americhe, dopo aver affrontato vari nel corso della costruzione, ottiene l’approvazione FIA nel settembre 2012, due mesi prima dell’arrivo del circus della Formula 1 per disputare il primo Gran Premio degli Stati Uniti d’America. Dall’anno successivo questa pista diventa una tappa fissa nel calendario del Motomondiale, arrivando quindi alla sua quinta edizione nel 2017. La pista misura 5513 metri, con 9 curve a destra e 11 a sinistra, ma una delle sue caratteristiche, oltre al rettilineo principale lungo più di un chilometro, è il dislivello di ben 41 metri presente al termine di quest’ultimo, con un’interessante inclinazione a cui segue una delle curve a sinistra. Un’altra particolarità è che, a differenza di altri tracciati, quello statunitense viene percorso in senso antiorario.

MOTOGP: VINALES CONTRO “IL TEXANO” MARQUEZ – Indubbiamente, dopo le prime due gare, è Maverick Vinales l’uomo da tenere d’occhio: due vittorie nei primi due appuntamenti stagionali sono un ottimo punto di partenza per il catalano, che ora punterà anche a battere Marc Marquez, dominatore in tutte le edizioni fin qui disputate in Texas con quattro vittorie ottenute partendo sempre dalla pole position, nonché detentore del record della pista. Un circuito per riscattarsi, visto che il campione del mondo al momento conta solo sul quarto posto ottenuto in Qatar ed uno zero in Argentina dopo una caduta. Non è da sottovalutare Valentino Rossi, galvanizzato dal secondo posto a Termas de Rio Hondo e deciso a continuare a lottare per le posizioni di vertice, ma occhio anche a Cal Crutchlow, terzo appena due settimane fa e miglior Honda al traguardo visto il forfait di entrambi i piloti del team Repsol. Tempo di riscatto anche per il team ufficiale Ducati, reduce da un doppio zero in America Latina e pronto a voltare pagina su una pista sulla quale ha conquistato tre podi (nel 2014 e nel 2015 Dovizioso, l’anno scorso con Iannone), così come per il team Aprilia, che dopo il ritiro di entrambi i piloti in Argentina è deciso a mostrare i continui progressi della moto di Noale puntando nuovamente alla top ten. Non è da escludere un nuovo weekend da protagonisti per i due piloti del team Tech 3: gli esordienti Johann Zarco e Jonas Folger infatti sono reduci da un quinto ed un sesto posto in Argentina.

MOTO2: MORBIDELLI CERCA IL TRIS – La categoria intermedia sta portando soddisfazioni all’Italia: Franco Morbidelli infatti ha iniziato la stagione con il piede giusto, tagliando il traguardo davanti a tutti in entrambi gli appuntamenti fin qui disputati. Siamo appena all’inizio, ma ‘Morbido’ si è rivelato competitivo fin dai test invernali ed è determinato a mostrarsi in grado di lottare fino alla fine per raggiungere il traguardo più ambizioso. Da non dimenticare il compagno di squadra Alex Marquez, l’unico in gara capace di battagliare con il nostro portacolori prima di incappare in una caduta a poche curve dal traguardo: un finale amaro per lo spagnolo, pronto al riscatto già da questo weekend. In Argentina però abbiamo visto anche un Miguel Oliveira davvero in palla, capace prima di regalare prima la pole position ad un esordiente team Red Bull KTM, ed infine il primo podio nella categoria al costruttore austriaco: un altro pilota quindi da tenere d’occhio anche in Texas. Accanto a lui però non ci sarà Brad Binder, assente a causa di una nuova operazione per il persistere di un infortunio al braccio, sostituito per l’occasione da Ricard Cardús, tester KTM in Moto2. Tra i piloti da non sottovalutare ricordiamo anche Thomas Luthi, a podio meno di due settimane fa, così come fanno sperare i piazzamenti in top ten di Lorenzo Baldassari e Simone Corsi, oltre allo splendido settimo posto ottenuto dal rookie Francesco Bagnaia.

MOTO3: “JM” POWER, MENTRE SI CERCA IL RISCATTO ITALIANO – Le prime due combattute gare della stagione ci hanno mostrato un podio pressoché identico: sia a Losail che a Termas de Rio Hondo infatti il vincitore è stato il miglior rookie 2016 Joan Mir, seguito da John McPhee (con un esordiente British Talent Team) e Jorge Martin, alla prima stagione con il team di Fausto Gresini. Trasferta argentina sottotono invece per quanto riguarda la truppa italiana, decimata anche da alcuni incidenti avvenuti nel corso della gara: solo Andrea Migno e Romano Fenati sono riusciti a chiudere in top ten, ed oltre a questi possiamo contare l’esordiente Tony Arbolino (con la debuttante SIC58 Squadra Corse) in zona punti. Si punta quindi ad un cambio di rotta già in Texas, sperando in un continuo di stagione che veda anche i nostri piloti protagonisti per la lotta al vertice.

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