3 Ottobre 2018

MotoGP, Stefan Pierer: “KTM in MotoGP per vendere più moto”

KTM al 2° anno in MotoGP con l'obiettivo di brillare nella massima serie per espandersi sul mercato. Nel 2017 inaugurato un nuovo stabilimento nelle Filippine.

KTM è alla sua seconda stagione in MotoGP e lo sviluppo della RC16 prosegue a tutto tondo pur tra diverse difficoltà. A cominciare dagli infortuni di Mika Kallio e Pol Espargarò che hanno rallentato l’evoluzione del prototipo 2019, lasciando il peso del lavoro su Bradley Smith che dal prossimo anno non rientrerà più nei progetti austriaci (sarà collaudatore Aprilia). Finora è stato centrato l’obiettivo di lasciare il ruolo di fanalino di coda e progettare un futuro di ambiziosi traguardi a medio termine, come dimostra l’ingaggio di Daniel Pedrosa come collaudatore e la partnership con Tech3 cui fornirà due moto ufficiali.

L’impegno in MotoGP, come per qualsiasi costruttore, si traduce in un rendiconto sui mercati. Nel 2015 la casa di Mattighofen fatturava un utile di 50 milioni, lo scorso anno ha chiuso a quota 115 milioni e i numeri sono in netta crescita nel 2018, con 240.000 unità vendute l’anno scorso e l’obiettivo di raggiungere quota 400.000 entro il 2021. Numeri temerari che posono essere raggiunti con l’ingresso in classe regina, una vetrina mondiale soprattutto per i mercati asiatici. “Facciamo sport motoristici perché vogliamo vendere motociclette“, afferma il capo di KTM Stefan Pierer a Motorsport-Total.com. L’azienda austriaca è il più grande produttore di motociclette in Europa, ma necessita di espandere il raggio d’azione nel resto del mondo. A tal proposito cade a pennello l’arrivo del malese Hafizh Syahrin che correrà nel nuovo team clienti KTM Tech3.

L’Asia è un mercato importante per KTM e per la MotoGP in generale. Le gare in Tailandia e Malesia annunciano sold out, da tempo l’Indonesia spinge per entrare nella massima serie del Motomondiale e nelle Filippine aumenta a dismisura la passione per le due ruote. Qui la casa austriaca ha aperto un nuovo stabilimento che produce per il mercato del Sud-Est asiatico, con l’obiettivo di costruire 10.000 veicoli l’anno. Secondo Pierer KTM viene investito circa il 3 per cento delle vendite nel motorsports. C’è stata una crescita costante negli ultimi anni, bisogna crescere di pari passo in pista e sul mercato internazionale. “Se non vendiamo abbastanza, il rapporto cambia, ma finora funziona. È per questo che abbiamo deciso di andare nella classe più difficile e più costosa. Questa è la MotoGP. E negli ultimi due anni abbiamo visto che paga“.

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