12 Giugno 2017

MotoGP La Suzuki, chi l’ha più vista? Andrea Iannone sempre più giù

MotoGP La Suzuki, chi l’ha più vista? Andrea Iannone sempre più giù L'abruzzese fuori dai punti, la GSX-RR non va e la fiducia si sta esaurendo...

Ai tempi di Maverick Vinales, cioè pochi mesi fa, la Suzuki recitava una parte di primissimo piano: vittoria a Silverstone e quattordici volte (in diciotto GP) fra i primi sei in gara. Il catalano aveva chiuso la seconda stagione in MotoGP 2016 al quarto posto. Adesso che c’è Andrea Iannone la GSX-RR è (quasi sempre) fuori dai radar e il disastro del Montmelò, con l’abruzzese fuori dai punti incalzato dal sostituto Sylvain Guintoli, è stato il punto più basso. La luce in fondo al tunnel non si vede, anzi pilota e squadra sono ormai ai ferri corti, come se la fiducia reciproca fosse già finita da un pezzo.

Stiamo vivendo un momento difficile. Lo sappiamo” sono le scarne parole di Andrea Iannone. “L’unica cosa che possiamo fare è continuare a lavorare. Restiamo al Montmelò per due giornata di test e cercheremo di fare del nostro meglio. In gara non avevo grip, è stata molto complicata. Ero lento ma al limite, una situazione veramente difficile. Il risultato è stato ben peggiore delle nostre aspettative.” 

Il team manager Davide Brivio non nasconde la testa sotto la sabbia. “Siamo molto delusi da questo risultato. Sapevamo che sarebbe stato un weekend difficile, noi andiamo in crisi quando l’aderenza è bassa, ma non pensavamo fino a questo punto. Andrea non riusciva a guidare. Invece siamo felici del lavoro di Guintoli, è stato molto positivo nonostante le circostanze avverse. Ci ha anche fornito commenti precisi e utili risposte che approfitteremo di migliorare. Abbiamo molte cose da provare, saranno test importanti.” 

Dal prossimo round ad Assen rientrerà il convalescente Alex Rins per cui per Sylvain Guintoli saluta la compagnia MotoGP per tornare nel British Superbike, dov’è pilota ufficiale Suzuki. “Dopo i problemi fisici della vigilia ho fatto una buona gara, le temperature erano altissime ma ho preso un bel ritmo e mi sono fatto sotto ad Andrea, anche se poi ho dovuto rinunciare a superarlo perchè non avevo più grip. Ringrazio la Suzuki per avermi dato questa opportunità, abbiamo fatto molto meglio di quanto mi aspettassi, ero convinto che sarebbe stato difficile capire come funziona questa molto in appena tre gare. E’ stata un’esperienza straordinaria.”

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