16 Marzo 2017

MotoGP Jorge Lorenzo “La Yamaha preferisce Valentino Rossi”

Jorge Lorenzo intervistato dal quotidiano spagnolo Marca sostiene che in Yamaha Valentino Rossi è seguito con un occhio di riguardo

Ormai manca pochissimo all’inizio del Mondiale (26 marzo, Qatar) e in questa vigilia tiene banco Jorge Lorenzo. Che in un’intervista al quotidiano spagnolo Marca fa piccanti puntualizzazioni sui nove anni in Yamaha, con tre titoli Mondiali vinti.

La Yamaha ha avuto un pilota che è un’icona del motociclismo, molto mediatico, che gli ha fatto vendere tante moto. Una situazione non facile da gestire nel momento in cui eravamo entrambi in lotta per il titolo” sottolinea Lorenzo, adesso in Ducati. “Ho capito che dovevano prendersi cura del loro diamante, nel senso delle vendite. Piaccia o no, nonostante i risultati e che siano trascorsi più o meno anni senza che abbia vinto il titolo, lui è ancora molto forte mediaticamente e continuerà a fare molto per le vendite del marchio”.  Poi, neanche tanto velatamente, lancia un monito destinato a Maverick Vinales, l’attuale compagno di Rossi. “Per cui è difficile che due piloti abbiano lo stesso trattamento, in termini di situazioni estreme, di confronto e sensazioni negative nella lotta al titolo e in questo senso, ho sempre detto di averlo capito”.

Non basta. Lorenzo ha tirato in ballo anche Massimo Meregalli che di recente ha affermato che in Yamaha c’è un’atmosfera più rilassata dopo l’addio di Jorge. “Credo non sia stata una dichiarazione molto felice. Per un motivo o per un altro, lui era molto dalla parte di Rossi, quindi nel momento che sono andato via dalla Yamaha, si è lasciato andare a quella dichiarazione”.  Gli ultimi test in Qatar hanno decisamente ringalluzzito il maiorchino che sulle aspirazioni 2017 dice: “L’obiettivo è vincere più gare di anno scorso (lui quattro centri, la Ducati due, ndr)  e su alcuni circuiti possiamo fare molto bene. Ma per realizzare una moto completa su ogni tracciato ed aspirare, forse, a competere per il Mondiale, dobbiamo completare molte corse. O che gli avversari facciano molti errori. Al momento abbiamo ancora tanto da lavorare”.

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