4 Gennaio 2019

MotoGP, Jorge Lorenzo: “Difficile battere Marquez, Dovizioso e Rossi”

Jorge Lorenzo rilascia la sua seconda intervista da pilota Repsol Honda: "Non sono il favorito per il titolo. Devo essere umile".

(Here this story in English) Jorge Lorenzo non ha cambiato solo costruttore. Si è messo alle spalle anche lo sponsor Monster per farsi traghettare da Red Bull, la bibita energetica che porta la fama di mettere le ali (non aerodinamiche). Dopo la prima intervista per Repsol Honda l’ex pilota Ducati si è concesso in una seconda intervista per il celebre brand, ripercorrendo le prime impressioni in sella alla RC213V e in prospettiva 2019.

L’intervista è stata girata il 17 dicembre a Salisburgo, ma solo ora è potuta andare in onda per rispetto dei cavilli contrattuali con Borgo Panigale, decaduti dal 1° gennaio. “Sono molto emozionato perché tutto è cambiato di nuovo. Due anni fa ho cambiato la squadra, la moto e le persone che lavorano intorno a me. Ora lo faccio di nuovo. Da un lato è più difficile, perché quando si è con la stessa moto si va sempre meglio e si conoscono più segreti e si raggiunge il massimo con più facilità. D’altra parte, hai la sfida e l’emozione che non hanno tutti i piloti. Perdi da una parte, ma guadagni dall’altra“.

Un’altra stagione in sella alla Desmosedici avrebbe significato correre certamente ad alti livelli, con una moto finalmente a sua misura, ma il mercato piloti ha deciso diversamente. Il primo impatto con la RC213V non è stato traumatico come nel passaggio da Yamaha a Ducati. E nel secondo test di Jerez sembrava che Jorge Lorenzo avesse già instaurato un buon feeling: “La squadra è grande, molto professionale, tutto è perfetto e si prendono cura di tutti i dettagli. Mi hanno prestato molta attenzione, si sono presi cura di me, mi hanno portato tutto ciò che ho chiesto e questo è molto importante – ha aggiunto il maiorchino -. Mi sono sentito amato da loro e per il momento tutto è così. Per ora il feeling con la moto è fantastico. Penso, ovviamente, che ho bisogno di migliorare il mio stile di guida con la moto, devo ancora adattarla al mio stile, ma l’inizio è stato fantastico“.

Difficile fare previsioni prima dei prossimi test IRTA a Sepang e in Qatar, senza correre almeno il primo Gran Premio a Losail. Ma non è possibile dire di essere favorito per il titolo, sapendo che il principale avversario, Marc Marquez, lotta con la tua stessa moto che per di più conosce da molto tempo ed è ormai sviluppata secondo le sue richieste. “Devi combattere contro Marc Márquez, che è un grande pilota e che sarà al sesto o settimo anno con la stessa moto. È molto complicato, non solo per me. Devo combattere con Andrea Dovizioso, che è al suo settimo anno in Ducati e Valentino Rossi, che ha più di 10 anni con la Yamaha. Quindi ci sono molti piloti con più esperienza sulle loro moto e sarà molto difficile batterli. Non so se sarò pronto… Devo essere umile e cercare di imparare più possibile dalle persone intorno a me, nella squadra e anche da Marc, che ha molta più esperienza con questa moto” (Read here this story in English)

Non si prefigge alcun obiettivo Jorge Lorenzo, sarà una sorpresa sotto il cielo, una variabile impazzita difficile da definire  priori. “Sono un ragazzo fortunato, che può fare ciò che ama e vantare, fino ad ora, una carriera di grande successo con molti campionati e vittorie. Come dico sempre, tutto ciò che viene dopo il mio primo titolo è un extra. Certamente proverò a raggiungere il massimo, e il massimo è vincere, ma sono sicuro che sarà molto difficile e, per ora, non sono il favorito per il Mondiale. Ma in MotoGP tutto è possibile“.

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