8 Dicembre 2018

Moto3: Tony Arbolino “Che errore a Valencia, ma questo mi aiuta a crescere”

Tony Arbolino ripensa alla stagione appena conclusa ed alla grande occasione mancata a Valencia. La testa però è già al 2019: "Sarà un'annata molto positiva."

A conclusione della seconda stagione nella categoria minore del Motomondiale, Tony Arbolino guarda già con fiducia al 2019: il giovane pilota di Garbagnate Milanese infatti è intenzionato a compiere un salto di qualità, cercando di conquistare quel podio finora sfuggito, nonostante abbia dimostrato una sempre maggiore competitività in pista. Lo dimostrano i nove piazzamenti a punti conquistati in quest’annata, sei dei quali in top ten, compreso un sesto posto in Giappone come miglior risultato stagionale.

Le occasioni per andare a podio non sono mancate: la più eclatante è stata sicuramente il Gran Premio di Valencia, atto conclusivo della stagione, con Arbolino autore della pole position, la sua seconda in carriera dopo quella in Argentina. Non solo il podio, ma la prima vittoria iridata sembrava ormai a portata di mano dopo una gara a lungo dominata in condizioni di bagnato, fino a pochi giri dalla fine. L’alfiere Snipers Team è stato uno dei tanti sfortunati piloti caduti e costretti al ritiro, un abbandono dal sapore ancora più amaro, vista la consapevolezza di poter fare davvero bene.

“L’ho gestita male” era stato il commento a caldo di Arbolino, chiaramente molto deluso. “Avevo un ottimo ritmo, un margine di quasi tre secondi su chi seguiva e potevo fare quello che volevo, ma ho esagerato… Sto imparando dai miei errori e questo mi aiuterà a crescere molto.” Il diciottenne pilota tricolore a fine novembre ha svolto due giorni di test a Valencia, chiudendo con un 1:39.8 come miglior crono in sella alla Honda NSF 250RW dello Snipers Team, con il quale disputerà la seconda stagione consecutiva.

Cosa manca quindi ad Arbolino per salire sul podio? “Forse un po’ di esperienza” ha dichiarato in un’intervista a Speedweek. “Siamo sempre nelle prime file, ma in gara ci manca qualcosa. In ogni caso ci stiamo lavorando e sento che la prossima sarà una stagione molto positiva sia per me che per la squadra.” “In ogni caso, è stata una bella emozione rimanere in testa alla gara” ha aggiunto, ripensando a Valencia, “anche se poi avrei dovuto portare a casa il risultato.”

“La Moto3 è una categoria davvero imprevedibile. In alcune gare, come successo per esempio al Mugello o in Australia, in un giro puoi essere davanti e quello dopo ti ritrovi in 15° posizione. Non puoi nemmeno usare qualche tattica perché il risultato è completamente imprevedibile. L’unica cosa che puoi fare è cercare di mantenere il passo dei primi.” Uno degli obiettivi per il 2019, assieme alla consapevolezza di poter migliorare i risultati del 2018, candidandosi costantemente per la zona podio.

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