15 Dicembre 2018

Johann Zarco, il salto da Yamaha a KTM non sarà indolore

Johann Zarco non ha instaurato subito un buon feeling con la KTM RC16. Pit Beirer assicura massimo impegno, ma ricorda: "La Yamaha era molto diversa"

Il passaggio da Yamaha a KTM non può essere indolore per Johann Zarco. Qualche difficoltà iniziale era prevedibile, ma forse il pilota francese aveva immaginato un approccio più familiare con la RC16. Servirà tanto lavoro sia dal punto di vista tecnico, per cercare di personalizzare la moto a sua misura, sia dal punto di vista dello stile di guida, che dovrà essere modificato per distillare il meglio nel rapporto osmotico pilota-moto.

Zarco è rimasto positivamente impressionato dal motore KTM, ma la priorità è migliorare il feeling con l’anteriore e trovare maggior grip e accelerazione con le gomme usate. Nei test di Jerez i quasi due secondi di distacco da Takaaki Nakagami sono un primo campanello d’allarme che richiede di essere spento nel corso della pausa invernale. Da parte della casa austriaca c’è tutto l’impegno a ridurre il gap dagli avversari in tempi brevi, come dimostra il test del 18-19 dicembre a Jerez ad opera del nuovo collaudatore Dani Pedrosa. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo una concorrenza molto agguerrita che renderà quasi impossibile l’avvicinamento alla top-5 nel 2019.

KTM ha molto materiale su cui lavorare e l’infortunio di Mika Kallio a metà stagione ha rallentato l’evoluzione del prototipo 2019, ma non può essere un alibi. “Yamaha sembra avere un pacchetto più semplice da guidare. Non nascondo che Johann ha sicuramente immaginato il cambiamento più facile“, ha ammesso il direttore sportivo Pit Beirer a Speedweek.com. “La RC16 è una moto diversa. Non puoi guidare una KTM come una Yamaha. Devi fare le cose in modo diverso“.

I feedback di Johann Zarco sono stati presi in seria considerazione dal reparto tecnico di Mattighofen, serviva un differente punto di vista rispetto a Pol Espargarò e Mika Kallio, che in questi due anni hanno adattato il loro stile di guida alla RC16. “Ora abbiamo sicuramente cose che dobbiamo cambiare e che abbiamo già cambiato velocemente“, ha aggiunto Pit Beirer. “Ecco perché abbiamo avuto molto lavoro da fare tra Valencia e Jerez.Questo lavoro continuerà senza problemi fino al test di Sepang di febbraio“.

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