18 Dicembre 2017

ESCLUSIVA Romano Fenati “Moto2 tutta da scoprire. Sogno la MotoGP con un team italiano”

Il 2018 sarà un anno importante per Romano Fenati, all'esordio in Moto2 dopo sei stagioni nella categoria minore del Motomondiale. Ecco cosa ci ha raccontato.

Dopo sei stagioni in Moto3 è finalmente arrivato il tanto atteso salto di categoria per Romano Fenati. Sarebbe meglio dire cinque stagioni e mezzo, dopo che nel 2016 è stato sospeso dallo Sky Racing Team VR46 non senza strascichi di polemiche. Ma fa parte di un bagaglio di esperienze che il pilota ascolano porterà con sé nella categoria intermedia, perché ogni attimo di vita fuori e dentro la pista è un tassello di un puzzle indispensabile per proseguire la corsa verso quel sogno chiamato MotoGP, magari in sella ad una Ducati. Nel 2017 ha fatto tesoro degli errori e ha sfiorato il titolo iridato in Moto3 con tre vittorie e cinque podi, meritandosi l’accesso in Moto2 con Marinelli Rivacold Snipers Team.

La stagione 2017 si è chiusa con un secondo posto. Qualche rimpianto?
Assolutamente no, nessun rimpianto! È stata una stagione bellissima e intensa. Mi sono e ci siamo presi tante soddisfazioni e anche nei momenti di difficoltà siamo sempre stati bravi a risolvere e ad uscirne a testa alta. Per questo non ho nessun rimpianto perché ho sempre dato il massimo e anche gli errori sono serviti a farmi crescere.

Inizia la nuova avventura in Moto2. Cosa ricorderai delle sei stagioni passate e cosa vuoi dimenticare?
Sì, è iniziata una nuova avventura e sinceramente è un grande stimolo e una bella crescita, professionale e personale, per me ma anche per la mia squadra. Dei 6 anni passati ricorderò tutto, sia i momenti positivi che le cose brutte perché tutto serve.

Chi è stata la persona che ti ha insegnato e dato di più fino a questo momento?
Direi che i Cecchini, Mirko e Giancarlo, per me sono stati fondamentali ma in generale tutto il team Snipers mi è stato di grande aiuto.

Le impressioni dopo i primi test di Jerez e Valencia?
Le prime impressioni sono sicuramente positive ma la Moto2 è ancora tutta da scoprire. Abbiamo tanto lavoro da portare avanti e non vediamo l’ora di iniziare.

È prematuro dire che Romano Fenati lotterà da subito per il titolo iridato? Servirà un periodo di adattamento?
Sì, è assolutamente prematuro. Servirà un po’ di tempo per trovare la quadra. Ricordiamoci che è tutto nuovo per me ma anche per la mia squadra.

Ti senti un po’ il maestro di Tony Arbolino? Qual è stato il tuo primo consiglio?
Con Tony mi trovo benissimo, sono stato il primo a volerlo fortemente in squadra! Non mi sento il suo maestro, ho ancora molte cose da imparare, non posso insegnare ma sicuramente posso e voglio passargli un po’ della mia esperienza.

Il tuo sogno nel cassetto?
Già potete immaginarlo, ma non lo dico!

C’è un team con cui preferiresti esordire un giorno in MotoGP?
La MotoGP rappresenta l’eccellenza e non si può disdegnare alcun team. Tutti i team vanno bene ma se fosse italiano… sarebbe fantastico!

Quanto ti manca la vita del paddock durante la pausa invernale?
Sinceramente il paddock non mi manca, mi sto riposando e allenando allo stesso tempo. Ma l’adrenalina del weekend di gara, quella sì che mi manca!

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