22 Ottobre 2018

Andrea Dovizioso e la modalità ‘yo-yoing’. Marquez: “Dobbiamo capire perché”

Andrea Dovizioso ha registrato alcuni alti e bassi "anomali" nei tempi sul giro a Motegi. Marc Marquez vuole approfondire questa strategia per la stagione 2019.

E’ stata ribattezzata strategia dello yo-yoing, il ritmo di gara altalenante di Andrea Dovizioso a Motegi che sembra sia stato prevalente in questa seconda metà di campionato. Una strategia volta a gestire al meglio le gomme anche su un circuito, come quello giapponese, dove il degrado recita un ruolo secondario. “Ho voluto provare perché è difficile fare 24 giri al 100 per cento. Anche se l’usura dei pneumatici non è troppo alta c’è uno spreco – ha spiegato il forlivese della Ducati -. È necessario gestire… questa era la strategia, ma non era oltre il limite“.

In testa al gruppo per 20 giri, DesmoDovi è scivolato al penultimo giro per aver chiesto troppo all’anteriore, regalando il secondo posto a Cal Crutchlow: “Il problema era che Dovi stava ancora provando il ritmo. Ora conosciamo la strategia della Ducati, che hanno fatto per quattro o cinque gare di fila: fanno due o tre giri veloci, poi rallenta il ritmo e fa ancora due o tre giri veloci… È così difficile superare la Ducati perché anche quando rallenta per un giro, la Ducati ha molta accelerazione…  lui può fare [1m] 45.8s, [1m] 45.7s e al giro successivo fa un [1m] 46.5s, è una grande differenza“.

Restano incerte per Marc Marquez le motivazioni della tattica di Andrea Dovizioso, sicuramente ci sarà da comprendere meglio l’avversario per poterlo battere anche in futuro. “Non lo so. Puoi pensare al consumo di benzina, alle gomme o alla strategia, ma a volte lo lascio guidare… In questa gara l’usura delle gomme non era un problema. Si potrebbe guidare a un ritmo costante ad ogni giro. Forse era il chilometraggio del gas. Sulla sua condizione fisica nulla da dire perché lui è in forma. Ma dobbiamo capirlo per il prossimo anno“.

Scommetti con Johnnybet

Ricambi moto 4moto.it

Biglietteria per tutti gli eventi motoristici, F1 inclusa

 

Lascia un commento