29 Marzo 2019

Alberto Puig duro: “In Ducati sono intelligenti, non i più bravi”

Il manager di Honda HRC risponde piccato alla Ducati. "Non dormiano, non so se useremo una pinna come quella. Ma siamo al lavoro..."

NORTHAMPTON, ENGLAND - AUGUST 26: Mike Trimby of Great Britain and President of Irta (L) speaks with Alberto Puig of Spain in box waiting the start of the MotoGP race during the MotoGp Of Great Britain - Race at Silverstone Circuit on August 26, 2018 in Northampton, England. (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Alberto Puig, team manager Honda HRC, sul DucatiGate ci è andato giù pesante: “Noi abbiamo protestato perché secondo noi quanto fatto da Ducati era fuori dal regolamento, ma accettiamo la decisione della Corte di Appello. Se useremo qui la stessa soluzione? Non lo so, Honda sta studiando, di certo non dormiamo. In Ducati sono intelligenti, ma non sono i più bravi”. Dorna è  riuscita a stoppare i ricordi al TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) che avrebbero sicuramente complicato moltissimo la gestione politica del caso. Ma il clima nel paddock di Termas de Rio Hondo resta assai avvelenato.

“Abbiamo dovuto rivelare nostri segreti”

Anche Luigi Dall’Igna, capo di Ducati Corse, ha preso posizione.  “Ducati ha interpretato e letto il regolamento tecnico e le linee guida in modo corretto, come hanno confermato prima il d.t. Aldridge e poi i giudici della Corte di Appello che hanno visionato il materiale nostro e dei nostri avversari. Però l’aver dovuto divulgare il nostro know how non lo ritengo né giusto né sportivo. L’aerodinamica è una scienza che nelle moto è sempre stata molto trascurata, ma che invece è molto importante anche per la produzione. Ducati Corse spende l’1% per lo sviluppo aerodinamico, qualsiasi limitazione ha quindi un impatto marginale sui costi totali: nel 2018 abbiamo fatto 10 giorni di galleria del vento, difenderci nel processo ha avuto un costo pari a 5, quindi il 50% se ne è andato così”. 

“400 grammi di carico aerodinamico”

Dall’Igna ha anche reso noti alcuni dettagli tecnici che la concorrenza ha evidentemente appreso durante la discussione in tribunale. “Nei test abbiamo visto un calo di 7-8°, che è significativo su una pista che dai nostri calcoli è la 6ª più impegnativa a livello di temperatura, soprattutto alla curva 11, dove nel 2015 abbiamo perso la gara. Allo stesso tempo il carico generato è di circa 3-400 grammi a 180 km/h. Il vantaggio della nostra soluzione è nettamente dal lato termico-pneumatico”.

 

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