28 Ottobre 2021

Motoestate: nel 2022 le Naked tornano protagoniste ai Trofei MES

Annunciata la prima grande novità per il Motoestate 2022. Le moto Naked torneranno a sfidarsi sui circuiti dei Trofei MES.

motoestate naked

È da poco terminata la stagione 2021, ma per i Trofei Motoestate si guarda già alla prossima. Anzi, è già tempo di grosse novità proprio in ottica 2022. Stiamo parlando nello specifico del ritorno delle moto Naked dopo oltre cinque anni: le scarenate e le semi-scarenate, divise in due categorie, si daranno di nuovo battaglia sui tracciati del MES. Le iscrizioni apriranno a breve, il regolamento tecnico prevede che i mezzi siano molto vicini alla serie. Di conseguenza quindi verrà adottato un regolamento stock.

Come detto, le moto verranno poi divise in due categorie, ovvero Mini e Maxi Naked, in base alla cilindrata. Questo per consentire la partecipazione a motociclette di grandi e piccole cubature, assicurando anche una competizione equilibrata e divertenti bagarre in pista. Il ritorno tra le griglie del MES delle “Naked” è in linea con la direzione che sta prendendo il mercato motociclistico. Con la reintroduzione di una categoria interamente dedicata, l’obiettivo è quello di mantenere il MES in linea con le tendenze di mercato. Oltre ad offrire allo stesso tempo opportunità concrete ed economiche. Un modo per far sì che sempre più persone si avvicinino al mondo delle corse.

“Avevamo abbandonato la categoria” spiegano Bruno Sandrini e Filippo Delmonte. “Ma sapevamo che sarebbe stato solo un arrivederci. Le moto sportive sono sempre più tecniche, lontane dall’utilizzo stradale. Così l’appassionato guarda sempre più a modelli naked o semi-carenati, il giusto compromesso tra sportività e fruibilità. Abbiamo così pensato di tornare a proporre questa categoria, la base dalla quale nacque la moderna Superbike. Siamo convinti che sia un modo per avvicinare gli appassionati che oggi si dilettano su strada e in pista alle corse. Questo attraverso una classe divertente, non esasperata né a livello tecnico, né a livello di stress fisico per i piloti.”

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