26 Settembre 2022

MotoEstate: Finale da record a Cremona per il trofeo più longevo

Oltre 200 piloti hanno dato spettacolo nel gran finale del MotoEstate 2022 a Cremona. Ecco tutti i vincitori

Motoestate, MES

La stagione 2022 dei Trofei MP Exhaust MES va in archivio, con l’epilogo disputato al Cremona Circuit. Oltre 200 i piloti al via delle classi del campionato più longevo d’Italia. Il MES è infatti presente nel panorama delle competizioni dal lontano 1987. E’ stato un week end di gara che ha presentato ai piloti tutte le condizioni di pista. Dal venerdì soleggiato, si è passati ad un sabato prima fresco e poi bagnato. Ancora asfalto bagnato la domenica mattina, per una giornata che è andata via via migliorando consentendo alla maggior parte delle gare uno svolgimento su fondo asciutto. Difficoltà che hanno mantenuto alta la tensione per gare che dovevano assegnare la maggior parte dei titoli.

Rampa di lancio

Prima classe al via del gran finale MotoEstate la 125/moto4, un mix tra i mezzi che hanno fatto cominciare la maggior parte dei piloti negli anni 2000 e tra quelli che potrebbero essere la nuova porta di ingresso del motociclismo.Il titolo Moto4 è andato a Federico Trubia, giovanissimo in rampa di lancio, che grazie a questa categoria ha avuto modo durante il corso dell’ anno di confrontarsi con piloti esperti come Emanuele Magnanelli, primo della 125 Sp e campione 2022. Quest’ultimo ha chiuso al quarto posto l’ epilogo della stagione preceduto proprio da Trubia e dalle Supermono di Simone Talamonti ed Andrea Raimondi (vincitore del titolo riservato alle monocilindriche a 4T).

Race Attack

E’ poi la volta delle Race Attack 600 e 1000, le categorie entry level creata dal MotoEstate verso il mondo delle competizioni, che prevedono due gare sprint da 8 tornate nella giornata di domenica, con somma dei punteggi per definire il podio. E’ la 600 ad aprire le danze. Luca Coletto conquista con una bella prova di forza la prima manche, precedendo di sei decimi Marco Como, che ha provato sin sotto la bandiera a scacchi a contendergli il successo. Più staccato Alberto Bettella, che ottiene in solitaria la terza piazza parziale. Nella 1000cc è Lorenzo Voch a suggellare con la prima posizione di gara uno il titolo di categoria. Dietro di lui uno degli avversari che per tutta la stagione ha provato a mettergli i bastoni tra le ruote, quel Lazzaro Valsecchi, con cui anche in questo epilogo stagionale è stata bagarre sin sotto la bandiera a scacchi, dove i due sono transitati separati da un solo decimo di secondo. Un plauso va anche a Gabriele Proietti, terzo di manche e primo dei debuttanti (rookies). Schierati con la race attack, i piloti della naked, categoria nella quale a trionfare è Nicola Ruggero, seguito dall’ inossidabile Gelsomino Papa e da Emanuele Beraldo.

Ivan Goi il sempreverde

Il week end di gara entra nel vivo con la 600 Aperta, dove un sempre-verde Ivan Goi detta legge sulla pista di casa. L’ex campione italiano e protagonista del motomondiale vince la gara con ben 5 secondi di vantaggio su un rientrante Manuel Rocca, schierato al MotoEstate dopo un lungo infortunio per prepararsi al rientro nel campionato tricolore. Al terzo posto chiude Oscar Nunez, ma la bagarre più bella è quella tra Giulio Ballella e Michael Ferrari, che chiudono rispettivamente quinto e sesto, alle spalle quindi del bravo Giacomo Mora. Giacomo Gioia ha intelligentemente gestito, controllando le posizioni degli avversari nella contesa del titolo. Ha evitato di correre rischi, conquistando i punti utili per regalargli l’alloro. Spettacolare caduta in avvio per Davide Mortali, l’ex campione della categoria è stato protagonista di un high-side, che ha costretto i piloti a ripartire. Per fortuna per lui non ci sono state gravi conseguenze.

Spettacolo 300

La gara più spettacolare di giornata è senza dubbio la classe 300, che regala ai numerosi spettatori assiepati sulle tribune uno spettacolo che certamente ricorderanno. 7 piloti, un trenino che regala inversioni di posizione ad ogni curva. Il duello più atteso era quello tra Giacomo Zannoni e Mattia Sorrenti. Il primo, partito da centro gruppo è coinvolto in un contatto durante le prime curve. Riesce a rimanere in piedi, ma perde terreno. Inizia una furiosa rimonta che lo porta a risalire sul gruppo composto da Alfonso Coppola, Sorrenti, Davide Bollani, Niccolò Lisci  e Mattia Stringhetti. Alla fine risulterà quarto, senza essere riuscito ad incrociare le armi con Sorrenti, che si è costantemente mantenuto nelle prime tre posizioni. Bellissima la bagarre che ha definito il podio, con protagonista sino all’ ultima tornata anche Lisci, finito poi largo nelle ultime curve. Il primo gruppo non è l’unico che ha divertito il pubblico. Anche dietro è stata bagarre, con un secondo gruppo che si è giocato la posizione dalla 8 alla 14.

Bartolini è il campione della 1000

In molti attendevano anche la classe 1000, dove il motivo di interesse era la presenza al via di Luca Salvadori, che sfidava i piloti del MES in sella ad una Street-fighter V4 SP di serie, una supernaked dall’ elevata potenza, ma priva di ogni copertura aereodinamica. Era però una gara divisa in 2 parti, interrotta dopo 6 giri per l’esposizione di una bandiera rossa dovuta alla caduta del giovane  Alessandro Usai. All’ avvio il terzetto composto da Ruggero, Salvadori e Cini  ha provato senza riuscirvi a prendere il largo. Da dietro risaliva l’inossidabile Bartolini, che in sella alla GPM recuperava posizioni sino a portarsi alle spalle dei battistrada. Poi lo stop e la nuova partenza, con soli 5 giri da disputare. Salvadori era abile a dare sin dalle prime curve lo strappo, guadagnando vantaggio su Bartolini, che a circa un secondo e mezzo di distacco provava a resistere. Poi a due giri dalla fine l’ esperto pilota emiliano scivolava, lasciando così la contesa. Alle sue spalle Alberto Gini e Nicola Ruggero, hanno chiuso il podio nell’ ordine dopo essersele date di santa ragione. Nonostante la caduta Bartolini può comunque festeggiare il titolo di campione della categoria.

Gran finale

La giornata si chiudeva con le due manche Race Attack. Marco Como, sopravanzato di un solo decimo in gara 1, si rifaceva su Coletto, andando a vincere la manche con 1 secondo e due di vantaggio. Sul terzo gradino del podio saliva Alberto Bettella, che bissava così il risultato della prima manche.  Grazie a questo risultato Marco Como si laurea campione del 2022. Nella Race Attack 1000, gara 2 è terreno di conquista di Lazzaro Valsecchi, che determinato si prende la rivincita su Lorenzo Voch che chiude secondo. Subito dietro Niccolò Pellegrinelli.

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