30 Maggio 2022

Motoestate Cremona: La carica dei 230 piloti, Luca Salvadori re della Open

Record Motoestate: 230 piloti in pista a Cremona. La serie amatoriale più longeva d'Italia richiama differenti profili: dalle giovani promesse ai veterani, ancora velocissimi

Motoestate, Cremona

Il Motoestate si conferma culla della passione per le corse: 230 piloti sono scesi in pista nel secondo round a Cremona. La serie amatoriale più longeva è il catalizzatore di molti profili: dal ragazzino desideroso di mettersi alla prova senza investire fortune, ai gentleman ancora velocissimi. Questa tappa è stata impreziosita dalla presenza di numerosi piloti stranieri iscritti all’ Alpe Adria International Championship. Una presenza che certifica l’ottima relazione delle federazioni parte di questo storico campionato con Sh Group, che di questo campionato doveva essere promoter. Purtroppo l’arrivo della pandemia ha costretto a cancellare questo prestigioso progetto.

Luca Salvadori come da pronostico

Il pilota youtuber ha dominato la 1000 Open lasciandosi alle spalle il veloce Michael Filla, leader al termine della gara della classifica Alpe Adria. Terzo assoluto, dopo una bella bagarre con Filla, Michal Prasek, che tenta più volte la zampata senza mai riuscire ad affondare il colpo sul connazionale. Quarto e secondo tra le wild card Davide Eccheli, che precede Schafzahl e l’inossidabile Walter Bartolini, primo tra i piloti MES. Bella gara con prototipo GPM, ma che sul lungo rettilineo di Cremona paga il gap di cavalli con più potenti 1000. Bellissima prova del giovanissimo Ale Usai, che termina la corsa ottavo assoluto, secondo della classifica MES, precedendo dopo una bella bagarre l’esperto Gabriele Perri. 

Spazio alle piccole

Ad aprire le danze della giornata era stata la classe 125 Moto4, unica griglia meno partecipata rispetto al primo round. I piloti 2 tempi hanno dato vita ad una bella battaglia per il podio. Loris Guerrini, Emanuele Magnanelli e Federico Trubia si giocano le posizioni sino alla bandiera a scacchi. I tre terminano nell’ordine, rispettivamente primo della 125 open, della Moto 4 e della 125 SP. 

E’ poi la volta della Race Attack 600, alla prima su gara singola di lunghezza superiore. Qui i pronostici vengono rispettati, con i protagonisti del primo round che continuano ad occupare le prime posizioni anche a Cremona. Marco Como prende la testa sin dall’ avvio, seguito da Luca Coletto, William Benedet e Mattia Bettella. Alle sue spalle Daniele Bassi è leader di un gruppo di quattro piloti. I tre si invertono più  volte le posizioni, a due tornate dalla fine la classifica vede Coletto leader, seguito da Benedet e Como. Alla fine a spuntarla è Como, che chiude la corsa primo, seguito da Benedet e Coletto.

Nicola Ruggero sempreverde

Spazio quindi alla Race Attack 1000, dove il sempreverde Nicola Ruggero prende la testa alla prima curva, seguito da Lorenzo Voch, Lazzaro Valsecchi, Andrea Crifò e Proietti. Dopo un paio di passaggi è Valsecchi a prendere la testa, con Ruggero che scala di una posizione a vantaggio di Voch, mantenendo però la leadership della classifica Naked. Dietro di lui rimangono nell’ ordine Crifò e Proietti, che terminano così rispettivamente la corsa in terza piazza assoluta della classifica Race Attack e in prima piazza assoluta della classifica Challenge. 

Bagarre senza esclusione di colpi nella 300 Supersport, dove a trionfare è Filip Juranek, in gara per la classifica Alpe Adria, che precede al fotofinish Mattia Sorrenti. L’italiano quindi vince, precedendo Emanuele Cazzaniga e Davide Bollani, che completa il podio del MES. Sono cinque i secondi dal terzetto di testa per Cristian Stringhetti e Fabio Lorenzini, rispettivamente quarto e quinto, mentre Giacomo Zannoni, vincitore ieri di gara 1 è solamente settimo.

La sfida Ottaviani-Goi

Grande gara nella 600 Open per Luca Ottaviani, che impone la sua legge sin dai primi passaggi, riuscendo progressivamente a guadagnare metri sul sempreverde Ivan Goi, unico che prova a resistergli nel suo forcing iniziale. A metà gara al terzo posto c’è Thomas Brianti, che viaggia in solitaria con 10 secondi di svantaggio, mentre per le posizioni successive i distacchi si fanno più importanti. Certamente le mutate condizioni di temperatura rispetto a ieri non hanno aiutato i piloti a trovare il giusto setting sospensione gomma, con i soli due battistrada capaci di esprimersi utilizzando al meglio il potenziale della propria moto. Paolo Grassia, quarto è il primo della classifica stock, riservata a moto con gommatura Dunlop.

Prossimo appuntamento in terra umbra quando il MES esordirà sul Circuito di Magione a fine giugno. 

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