24 Dicembre 2018

MotoE: Intervista a Randy De Puniet “Tutti allo stesso livello, ci divertiremo!”

Randy De Puniet, che ha alle spalle tanta esperienza tra Motomondiale, Superbike ed Endurance, si prepara per il nuovo campionato MotoE. Ecco cosa ne pensa.

Vincitore di cinque Gran Premi nel Motomondiale, Randy De Puniet ha chiuso in terza posizione nell’allora 250 cc nel 2004, ottenendo poi un quarto posto l’anno successivo. Per due volte è salito sul podio in MotoGP, prima sul secondo gradino in Giappone nel 2007 con Kawasaki, in seguito conquistando un terzo posto a Donington nel 2009 con LCR Honda. Passato poi all’Endurance, ha chiuso 2° nel 2016 al Bol d’Or con il Team Kawasaki SRC assieme a Grégory Leblanc e Fabien Foret, e nel 2017 si è classificato terzo alla 24 Ore di Le Mans con il nuovo record sul tracciato Bugatti, che gli ha permesso di conquistare la pole position con Matthieu Ginès e Fabien Foret. Inoltre ha concluso al terzo posto alla 8 Ore di Suzuka dello stesso anno con il Team Honda FCC, con Dominique Aegerter e Josh Hook. Ha anche partecipato allo sviluppo della MotoGP KTM RC 16.

L’anno prossimo si può dire che De Puniet riparte in qualche modo da zero, vista la decisione di impegnarsi nella Coppa del Mondo MotoE assieme al Team LCR di Lucio Cecchinello, mentre quest’anno si è dato da fare come commentatore durante i Gran Premi e dovrebbe diventare anche consulente per Canal Plus, un ruolo ricoperto per anni per Eurosport. Si è parlato anche in quest’ultimo periodo della possibilità che De Puniet rimanga anche l’anno prossimo in KTM come tester, ma finora non c’è stata nessuna conferma ufficiale da parte della struttura austriaca, né tantomeno da parte del diretto interessato.

Perché hai scelto di gareggiare nella Coppa del Mondo MotoE?

“Prima di tutto, mi piace sempre andare in moto, come puoi vedere con le gare di endurance, i test MotoGP, tutte queste cose. La motocicletta elettrica è una disciplina nuova, integrata nei Gran Premi. Vengo anche perché Lucio Cecchinello me l’ha chiesto. Ho corso per cinque anni con LCR Honda, con la quale ho quasi i miei ricordi migliori nel Motomondiale. Ho pensato quindi che potrebbe essere interessante partecipare a una nuova esperienza fin dall’inizio. Penso che avremo molto lavoro e anche piccole sorprese. Ecco perché volevo entrare in questo campionato. E soprattutto, visto che ognuno dei venti piloti avrà una moto  identica a quella degli altri, penso che ci divertiremo!”

De Angelis, che correrà per Pramac Racing, ha proposto due piloti per fila in griglia invece di tre perché le macchine sono molto pesanti, quindi è rischioso quando si arriva alla prima curva. Cosa ne pensi?

“È vero che stiamo discutendo della sicurezza nella prima curva. Abbiamo pensato di allargare un po’ di più le file in griglia di partenza. Ma cosa significherebbe in pratica? Che i piloti sulle linee 2, 3, 4 e 5 fino all’ultimo sosteranno ancora più rischi per recuperare il ritardo! Quindi alla fine non so se ci sia una soluzione reale, tranne dover essere un po’ più attenti, in modo da non prendere rischi inutili. In seguito la moto non arriverà a 300 all’ora alla prima curva! Un MotoE sarà circa 20-30 km/h più lenta di un MotoGP nella prima curva. Certo, il peso potrebbe essere un problema, ma per il momento la velocità alla quale la moto arriverà non sarà di 250 km/h subito dopo la partenza. In ogni caso comunque questo argomento è stato messo sul tavolo.”

Per questo primo anno il livello sembra lo stesso per tutti, con piloti interessanti. È una buona cosa?

“Sì, proprio perché è il primo anno e sono sicuro che ci saranno delle sorprese. Si tratta di motocicli che si muovono in modo diverso da ciò che tutti hanno guidato fino a questo momento. Il peso in un certo senso mi ricorda una moto da endurance a livello di manovrabilità. Il vincitore del campionato comunque può essere una sorpresa.”

Come vedi il futuro delle corse motociclistiche elettriche?

“Innanzitutto, l’importante è che ci sia questo campionato, il che significa che Dorna vuole occuparsene. A differenza delle vetture di F1 e di Formula E, nelle moto non c’è competizione tra due organizzatori, ma si lavorerà insieme. Ora bisogna capire come sarà. Dorna avrà tutto in ​​mano, visto che ne è l’ideatore. Penso poi che tra tre o quattro anni, i posti saranno sempre più numerosi in questa categoria.”

Questo in MotoE sarà il tuo sesto campionato del mondo (anche se tecnicamente la MotoE è una Coppa del Mondo), dopo la 125cc, la 250cc, la MotoGP, la Superbike e l’Endurance, che è una sorta di record. Cosa speri per il tuo 253° Gran Premio a Jerez il prossimo maggio?

“Spero di divertirmi e ovviamente faremo di tutto per vincere. I test sono andati bene, ma come ti ho detto ci possono essere grandi sorprese su questo tipo di moto. Ecco perché dobbiamo partire con i piedi per terra, come ho fatto nel Mondiale Endurance, poi vedremo.”

L’articolo originale su paddock-gp.com

Lascia un commento