10 Agosto 2017

Moto3 Quale futuro per la KTM: lascia o raddoppia?

Il 2018 segnerà una svolta epocale nella politica KTM di partecipazione alla classe Moto3: ecco come da Mattighofen preparano la riscossa per riconquistare il titolo.

Si fa un gran parlare in questi giorni del futuro KTM nella classe Moto3. Tra voci di un progressivo disimpegno ad indiscrezioni su di un possibile congedo del team Ajo (complice l’uscita di scena del main sponsor Red Bull) dalla categoria, la verità sta nel mezzo. La casa di Mattighofen non lascia ma… raddoppia nella entry class, rivedendo la propria politica in ottica 2018.

MOTOGP, MOTO2… E LA MOTO3? – La stagione 2017 è la prima che vede KTM contemporaneamente impegnata, oltretutto in forma diretta/ufficiale, alle tre classi del Motomondiale: il debutto in MotoGP e Moto2, la riconferma dei piani in Moto3. Tuttavia, le cose non sono andate nel verso sperato. Se nella top class (comprensibilmente) la RC16 ha bisogno di tempo prima di ottenere risultati in linea con i propositi ambiziosi del CEO Stefan Pierer, la Moto2 ha regalato subito non poche soddisfazioni con pole position, podi, Miguel Oliveira protagonista e tanti clienti desiderosi di poter disporre già nel prossimo futuro (se ne parlerà per il 2019?) della WP-KTM. In proporzione sta andando male, malissimo il programma Moto3 con una sola vittoria (Andrea Migno al Mugello), un altro podio (Marcos Ramirez al Sachsenring), lo squadrone Red Bull KTM Ajo in netta difficoltà con Niccolò Antonelli e Bo Bendsneyder spesso e malvolentieri nelle posizioni di metà classifica.

KTM presente in Moto3 quest'anno con 6 team al seguito di 10 piloti

KTM presente in Moto3 quest’anno con 6 team al seguito di 10 piloti

CLIENTI IN SUBBUGLIO – Questi risultati inevitabilmente hanno comportato una serie di diatribe, anche da parte degli stessi team “clienti” di KTM in categoria. Sin dal principio i responsabili di KTM Racing e KTM R&D avevano smentito un disinteresse nei confronti della Moto3 a favore dei programmi MotoGP e Moto2 (il “travaso” di tecnici è stato minimo con, di fatto, il solo Tom Jojic passato al ruolo di capo-tecnico di Bradley Smith), ma i (non)risultati sono sotto gli occhi di tutti. Inoltre ha fatto discutere la politica di sviluppi approntati a 2017 in corso: la nuova RC 250 GP è nata male, ha subito la riscossa Honda (con HRC, per volontà dei nuovi vertici, che ha realizzato una NSF250RW completamente nuova e missilistica…) e gli sviluppi finora non hanno sortito gli effetti sperati. I “mugugni” sono iniziati con l’atteso aggiornamento “telaistico” portato (ed omologato) al Mugello, rivelatosi di fatto il telaio… 2016! Le squadre hanno preferito scartare questo ritorno al passato, chiedendo lumi su come sia stato possibile spendere l’unica modifica sostanziale del telaio consentita dal regolamento per riproporre la configurazione tecnica dello scorso anno.

SVILUPPO CONTINUO – Fa specie pensare che nel 2015 KTM era riuscita a rimediare in corso d’opera ad una situazione analoga dando prova di tempestive capacità di reazione, tanto da rivoluzionare la propria RC 250 GP in pochi GP e consentire a Miguel Oliveira di giocarsi fino all’ultimo il titolo iridato. Quest’anno non si è replicata la medesima reattività con alcuni (graditi) aggiornamenti arrivati soltanto a Brno: nuovo profilo aerodinamico con un cupolino dal disegno diverso (già intravisto nei test privati di Aragon), soprattutto un nuovo forcellone sperimentato in precedenza a Le Mans da Danny Kent (wild card con Red Bull KTM Ajo), Juanfran Guevara (nei test post-GP) ed in successive sessioni di prove private (con i team Ajo e Sky-VR46). Queste novità sembrano aver finalmente convinto tutte le squadre, segno che la strada intrapresa, per quanto tardivamente, è quella giusta.

Per gli scarsi risultati, Red Bull KTM Ajo Moto3 ha persino perso il box "fisso", dovendo trasferirsi nel paddock...

Per gli scarsi risultati, Red Bull KTM Ajo Moto3 ha persino perso il box “fisso”, dovendo trasferirsi nel paddock…

AJO PER LA STAGIONE 2018? – Considerate le difficoltà vissute quest’anno, per la prossima stagione KTM ha rivisto la propria politica di partecipazione alla classe Moto3. Conseguenza, inutile girarci intorno, dei risultati conseguiti quest’anno e della scelta del main sponsor Red Bull di supportare la casa austriaca per i soli programmi MotoGP e Moto2. La munifica azienda degli energy drink nella Moto3 ha deciso di presenziare solo come sponsor personale di alcuni piloti (non necessariamente KTM, vedi il nostro Fabio Di Giannantonio, Jorge Martin, Ayumu Sasaki), senza più appoggiare in qualità di “title sponsor” un Factory Team come l’Ajo Motorsport, con cui ha in ogni caso già rinnovato per il prossimo biennio (2018-2019) in Moto2. Una decisione dovuta anche all’impossibilità di ingaggiare piloti di livello: il mercato, per varie ragioni, ha poco da offrire, anche ad uno squadrone che ha vinto complessivamente 6 titoli mondiali tra Moto2 (2014 e 2015 con Johann Zarco), Moto3 (2012 e 2016 rispettivamente con Sandro Cortese e Brad Binder), 125cc (2008 con Mike Di Meglio, 2010 con Marc Marquez), lottando fino all’ultimo per il primato annoverando in squadra nomi del calibro di Luis Salom, Miguel Oliveira, Jack Miller e tanti altri.

KTM RADDOPPIA L’IMPEGNO – Se, a meno di ripensamenti dell’ultim’ora, nel 2017 non ci sarà più il trinomio Red Bull-KTM-Ajo al via della classe Moto3, lo stesso Aki Ajo sta valutando alternative per proseguire, sempre con KTM, l’avventura nella entry class. Una decisione definitiva verrà presa proprio questo fine settimana a Spielberg, previa definizione di accordi con nuovi sponsor e potenziali piloti rimasti liberi. Di sicuro la casa austriaca ha già rivisto la propria politica in proiezione-2018, offrendo a tutti i team clienti (d’altronde lo prescrive il regolamento…) il medesimo pacchetto tecnico e, aspetto più importante, “trattamento”. KTM vuole infatti giocarsi più carte per rivincere il mondiale: non importa con chi, l’importante è salire sul trono della formula 250cc 4 tempi e spezzare l’egemonia Honda. Un cambio di politica ravvisato anche dai vari inviti pervenuti a squadre e piloti (tra questi Marcos Ramirez e Juanfran Guevara) per una “visita di cortesia” presso la sede KTM, mostrando loro massimo interesse per convincerli a restare parte della “famiglia Orange“. Oltre alla forma, c’è anche la sostanza, con la riconferma contrattuale con tutti gli attuali team supportati, ai quali se ne aggiungeranno altri 4: PrüstelGP (oggi Peugeot SaxoPrint, contratto già firmato), Aspar, CIP ed apparentemente il Max Racing Team di Max Biaggi…

Foto KTM Media Library

Lascia un commento