Moto3 Quale futuro per la KTM: lascia o raddoppia?
Il 2018 segnerà una svolta epocale nella politica KTM di partecipazione alla classe Moto3: ecco come da Mattighofen preparano la riscossa per riconquistare il titolo.
Si fa un gran parlare in questi giorni del futuro KTM nella classe Moto3. Tra voci di un progressivo disimpegno ad indiscrezioni su di un possibile congedo del team Ajo (complice l’uscita di scena del main sponsor Red Bull) dalla categoria, la verità sta nel mezzo. La casa di Mattighofen non lascia ma… raddoppia nella entry class, rivedendo la propria politica in ottica 2018.
MOTOGP, MOTO2… E LA MOTO3? – La stagione 2017 è la prima che vede KTM contemporaneamente impegnata, oltretutto in forma diretta/ufficiale, alle tre classi del Motomondiale: il debutto in MotoGP e Moto2, la riconferma dei piani in Moto3. Tuttavia, le cose non sono andate nel verso sperato. Se nella top class (comprensibilmente) la RC16 ha bisogno di tempo prima di ottenere risultati in linea con i propositi ambiziosi del CEO Stefan Pierer, la Moto2 ha regalato subito non poche soddisfazioni con pole position, podi, Miguel Oliveira protagonista e tanti clienti desiderosi di poter disporre già nel prossimo futuro (se ne parlerà per il 2019?) della WP-KTM. In proporzione sta andando male, malissimo il programma Moto3 con una sola vittoria (Andrea Migno al Mugello), un altro podio (Marcos Ramirez al Sachsenring), lo squadrone Red Bull KTM Ajo in netta difficoltà con Niccolò Antonelli e Bo Bendsneyder spesso e malvolentieri nelle posizioni di metà classifica.
SVILUPPO CONTINUO – Fa specie pensare che nel 2015 KTM era riuscita a rimediare in corso d’opera ad una situazione analoga dando prova di tempestive capacità di reazione, tanto da rivoluzionare la propria RC 250 GP in pochi GP e consentire a Miguel Oliveira di giocarsi fino all’ultimo il titolo iridato. Quest’anno non si è replicata la medesima reattività con alcuni (graditi) aggiornamenti arrivati soltanto a Brno: nuovo profilo aerodinamico con un cupolino dal disegno diverso (già intravisto nei test privati di Aragon), soprattutto un nuovo forcellone sperimentato in precedenza a Le Mans da Danny Kent (wild card con Red Bull KTM Ajo), Juanfran Guevara (nei test post-GP) ed in successive sessioni di prove private (con i team Ajo e Sky-VR46). Queste novità sembrano aver finalmente convinto tutte le squadre, segno che la strada intrapresa, per quanto tardivamente, è quella giusta.
KTM RADDOPPIA L’IMPEGNO – Se, a meno di ripensamenti dell’ultim’ora, nel 2017 non ci sarà più il trinomio Red Bull-KTM-Ajo al via della classe Moto3, lo stesso Aki Ajo sta valutando alternative per proseguire, sempre con KTM, l’avventura nella entry class. Una decisione definitiva verrà presa proprio questo fine settimana a Spielberg, previa definizione di accordi con nuovi sponsor e potenziali piloti rimasti liberi. Di sicuro la casa austriaca ha già rivisto la propria politica in proiezione-2018, offrendo a tutti i team clienti (d’altronde lo prescrive il regolamento…) il medesimo pacchetto tecnico e, aspetto più importante, “trattamento”. KTM vuole infatti giocarsi più carte per rivincere il mondiale: non importa con chi, l’importante è salire sul trono della formula 250cc 4 tempi e spezzare l’egemonia Honda. Un cambio di politica ravvisato anche dai vari inviti pervenuti a squadre e piloti (tra questi Marcos Ramirez e Juanfran Guevara) per una “visita di cortesia” presso la sede KTM, mostrando loro massimo interesse per convincerli a restare parte della “famiglia Orange“. Oltre alla forma, c’è anche la sostanza, con la riconferma contrattuale con tutti gli attuali team supportati, ai quali se ne aggiungeranno altri 4: PrüstelGP (oggi Peugeot SaxoPrint, contratto già firmato), Aspar, CIP ed apparentemente il Max Racing Team di Max Biaggi…
Foto KTM Media Library
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