21 Maggio 2017

Moto3 Le Mans Gara Carambola al primo via, Mir in trionfo

Più di una dozzina di piloti scivolati traditi dalla presenza di olio in pista: tra questi Mir, risalito in sella al restart conquistando la vittoria.

Una corsa folle che può risultare determinante nella corsa al titolo iridato. Al Circuit Bugatti di Le Mans la maxi-carambola al primo via con 16 piloti (!) finiti a terra, loro malgrado traditi dall’olio lasciato da una moto, ha inficiato l’esito di una corsa che ha proiettato nuovamente sul gradino più alto del podio Joan Mir. A sua volta tra i giovani talenti coinvolti nella caduta di gruppo, dopo un passaggio (obbligato) al centro medico il portacolori Leopard Racing è risalito in sella alla Honda NSF250RW #36 facendo sua la terza affermazione stagionale in cinque gare (la quarta in carriera), massimizzando gli errori che hanno visto protagonisti il poleman Jorge Martin ed il nostro Romano Fenati, entrambi a terra con la possibilità di marcare punti pesanti per la classifica.

Sin dallo spegnimento del semaforo si è accertato il fatto che sarebbe stata una gara tra il caos e la follia. Alla prima variante la caduta di Tatsuki Suzuki ha coinvolto inavvertitamente gli incolpevoli Lorenzo Dalla Porta, Jakub Kornfeil e Adam Norrodin, con apparentemente quest’ultimo (anche se in un primo momento si pensava fosse causa del pilota ceco) che ha disseminato d’olio il nastro d’asfalto del circuito della Sarthe. Alla tornata seguente, senza alcuna preventiva interruzione della contesa da parte della Race Direction, in un sol colpo sono caduti alla curva “La Chapelle” complessivamente 16 piloti, uno dopo l’altro per una carambola senza precedenti: Fenati (in quel momento leader), Martin, proprio Mir, uno sfortunatissimo Bulega (che si è preso due moto in due distinte occasioni sulla schiena), Guevara, Bastianini, Loi, Arenas, Antonelli, Canet, Danilo, Herrera, Toba, Migno e Darryn Binder.

La maxi-carambola al via con 16 piloti coinvolti

La maxi-carambola al via con 16 piloti coinvolti

Una lista infinita con tutti, eccezion fatta proprio per Norrodin, in grado di prender parte al successivo restart di una corsa accorciata nella sua distanza a 16 giri. In tutto questo Joan Mir, senza prendersi alcun rischio, ha prontamente guadagnato posizioni, ritrovandosi in testa dopo le cadute di Jorge Martin e soprattutto di Romano Fenati, scivolato alla curva del Museo quando si ritrovava in testa. Se l’ascolano marca un pesante-zero ai fini-campionato, i 25 punti totalizzati permettono al Rookie of the Year 2016 di consolidare la leadership nella generale, festeggiando sul podio in compagnia di Aron Canet (2°) e del nostro Fabio Di Giannantonio, splendido 3° a completare una top-3 (la 5° in 5 gare) tutta Honda con i colori del team Gresini.

Diggia” salva il bilancio tricolore insieme ad Enea Bastianini, sesto e non distante dal podio, preceduto da un sempre più convincente Marcos Ramirez (4° con la KTM del World Wide Race bissando il risultato di Jerez) e Juanfran Guevara. Se Andrea Migno è 8°, Lorenzo Dalla Porta e Marco Bezzecchi completano la zona punti a precedere uno stoico Nicolò Bulega (17° senza forze e dolorante alla schiena) e Manuel Pagliani, 18°. Due scivolate, la prima mentre si ritrovava 3° al restart, hanno invece compromesso la gara di Niccolò Antonelli, tra i protagonisti in negativo di una corsa pazza…

Lascia un commento