6 Luglio 2010

Moto2: Yuki Takahashi, quattro anni di attesa per vincere

A Barcellona torna al successo dopo una lunga sosta

Proprio a Barcellona dodici mesi or sono Yuki Takahashi aveva avuto le prime avvisaglie dell’interruzione della personale avventura in MotoGP. Il team Scot lasciò a Gabor Talmacsi la sua seconda Honda RC212V, poche settimane più tardi anche la sua moto titolare a Laguna Seca. L’obiettivo inseguito da una vita vanificato a metà stagione, con la necessità di rilanciarsi tornando nella “middle class”, la nuova Moto2. Takahashi, 26 anni il prossimo 12 luglio, ha accettato di buon grado di passare alla 600cc con il team Tech 3 ed il progetto “Mistral 610”, un’importante occasione non vista come un ripiego. Mantenendo saldo il legame con la Honda, marchio con cui corre sin dagli inizi della propria carriera (è uno dei migliori “prodotti” del vivaio HRC), Takahashi è riuscito finalmente a vincere a Barcellona dopo quattro anni dall’ultima affermazione di Sachsenring 2006 tra le 250cc. All’epoca Yuki, con il team Scot, era alla seconda stagione nel mondiale al fianco di Andrea Dovizioso: primo successo a Le Mans duellando con il compagno di squadra, bis in Germania. Quasi quattro anni più tardi Takahashi torna al successo, un’eternità per un pilota professionista che vanta affermazioni importanti nella 125 e 250 nazionale e la partecipazione alla 8 ore di Suzuka con la HRC. Un “regalo” da parte di Andrea Iannone, ma il pilota di Saitama si è fatto trovare al posto giusto al momento giusto, epilogo di un weekend partito bene grazie alla disponibilità di un nuovo telaio. Diciottesimo a Silverstone, decimo ad Assen dove ha navigato nelle retrovie, il team Tech 3 ha lavorato 24/7 per realizzare delle modifiche alla Mistral 610 in tempo record per Barcellona, dove finalmente il giapponese italiano d’adozione (fino allo scorso anno ha vissuto a Cattolica prima di trasferirsi in Francia) è riuscito a replicare le prestazioni di Losail quando, prima di una scivolata, era in corsa per la vittoria con il connazionale Tomizawa. Meglio tardi che mai per tornare alla vittoria, in una gara molto confusa per la penalizzazione inflitta a Iannone. Tra le segnalazioni varie anche lo stesso Yuki non aveva ben compreso il “P1” mostrato nella propria tabella dal muretto box: “Non mi son reso conto che Iannone mi aveva passato con bandiere gialle, così come non avevo capito cosa mi segnalavano i miei meccanici. Quando Iannone è rientrato in pitlane ho compreso la situazione e tornare alla vittoria è una sensazione fantastica“. Da Barcellona riparte il 2010 di Yuki Takahashi e della sua nuova “famiglia“, il team Tech 3, che ha scommesso sul “Fai da te” per puntare alla Moto2 con supporto di numerose aziende del settore italiane. Sarà un’estate molto impegnativa per Yuki: adesso c’è il Sachsenring dove vinse nel 2006, 7 giorni prima di volare verso Suzuka. Correrà la 8 ore con la Honda CBR 1000RR del team F.C.C. TSR, compagni di squadra Kousuke Akiyoshi e Jonathan Rea, con una grande possibilità di salire, ancora, sul gradino più alto del podio. Senza più dover aspettare 4 anni. Alessio Piana

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