6 Aprile 2010

Moto2: scopriamo i telai al via della nuova categoria

Panoramica sui 14 telai presenti nel mondiale Moto2

L’introduzione della classe Moto2 ha riportato marchi storici e rinomati “telaisti” al via del Motomondiale, artigiani della moto che hanno potuto usufruire di una vetrina internazionale per tornare in corsa e, logicamente, fare affari. Si contano così al via della stagione addirittura 14 diversi marchi, conosciuti o meno: Suter, Moriwaki, RSV Motor, Bimota, Harris, FTR Moto, Kalex, Motobi, MZ, BQR, Scot, Tech 3, ADV, ICP. Tutti presentano soluzioni particolari, cercando di indovinare la scelta giusta per entrare per primi nell’albo d’oro della nuova categoria. Suter MMX La moto più desiderata e scelta nel campionato. Sei squadre (Forward Racing, Italtrans S.T.R., Technomag CIP, Marc VDS Racing Team, Kiefer Racing, Racing Team Germany) per un numero complessivo di 11 piloti correranno con i telai MMX della svizzera Suter, engineering conosciuta anche per aver realizzato i telai in MotoGP di Kawasaki e Ilmor. La Suter MMX dispone del meglio a disposizione sul mercato: sospensioni Ohlins, freni Brembo, cerchi Marchesini, telaio a doppio trave in alluminio. In vendita anche con la possibilità di assistenza diretta di Suter Racing, cifra attorno ai 200.000 euro per due moto. Moriwaki MD600 Appena è stato annunciato il passaggio di categoria, Moriwaki Engineering poche settimane più tardi ha presentato alla 8 ore di Suzuka 2008 il suo primo prototipo 600cc 4 tempi, diventato poi MD600. Un progetto già competitivo e ben seguito dalla casa madre, scelto da squadre di vertice come Gresini Racing, Matteoni, G22 Holiday Gym e Interwetten Racing. Sospensioni Ohlins, forcellone sullo stile Honda RC212V, la Moriwaki MD600 è a disposizione per 75.000 euro, spicciolo più, spicciolo meno. RSV Motor DR600 Progetto italiano, la RSV Motor di Riccardo Drisaldi e Salvatore Giorlandino è la moto scelta dal team Aspar e AB Cardion Motoracing. Rispetto alle altre contendenti, sorprende la scelta del telaio a traliccio di tubi che ha convinto i piloti (Julian Simon in primis) del proprio potenziale. Con il team Aspar sarà sicuramente protagonista del campionato. Bimota HB4 Arrivata all’ultimo momento grazie all’accordo col il Stop and Go Racing di Eduardo Perales, la Bimota HB4 è già in fase avanzata di sviluppo, con alcune scelte interessanti: telaio “misto” a traliccio di tubi e piastre d’alluminio, sospensioni Showa. Quest’anno la Bimota correrà con il team SAG e piloti quali Ratthapark Wilairot e Bernat Martinez, ma non è esclusa la partecipazione come wild card della casa madre e di FB Corse con Simone Grotzkyj Giorgi. Harris Promoracing Progetto anglo-iberico, la Harris ha realizzato la propria “Promoracing” inizialmente lavorando su un propulsore Yamaha, successivamente adattandosi al regolamento vigente del mondiale. Quattro sono stati i step di sviluppo che hanno portato alla realizzazione della versione definitiva affidata, in esclusiva, al team Jack&Jones by Antonio Banderas con Joan Olive e Kenny Noyes piloti. FTR Moto M210 Azienda rinomata nell’ambito della componentistica “Racing”, la FTR Moto ha realizzato la propria Moto2 in due diversi sviluppi: la M210 per il mondiale, la M209 per i campionati nazionali (CEV in primis). Scelta dai team Speed Up e Aeroport de Castello, la FTR Moto è in vendita a 88.000 sterline tutto compreso con sospensioni Ohlins, cerchi Marchesini, freni Brembo. Kalex Dalla Germania arriva la Kalex, progetto teutonico di un’azienda che nel recente passato ha lavorato soprattutto in ambito automobilistico. In appoggio al team di Sito Pons, con Sergio Gadea e Axel Pons piloti, la Kalex è in continuo sviluppo ed ha avvicinato la top ten nei recenti test a Jerez. Disponibile a 80.000 euro. TSR 6/MotoBi Dal Giappone arriva la TSR 6, moto scelta dal Japan Italy Racing con Mattia Pasini e Simone Corsi piloti. Tra le più economiche sul mercato (38.500 euro il telaio), la TSR nel mondiale sarà riconosciuta come MotoBi, storico marchio italiano riportato in gara dal team di Gianluca Montiron. Vedremo comunque la TSR 6 ufficiale con i colori F.C.C. come wild card al Gran Premio di Giappone. MZ Ritorna anche la MZ, con un progetto voluto da Ralf Waldmann e Martin Wimmer con Anthony West pilota scelto per questo debutto. Basata su di una Honda CBR 600RR ex-Supersport del team Stiggy, oggi è un “prototipo” più di quanto presenti la carenatura, con un telaio giunto al terzo step di sviluppo presentando alcune soluzioni particolari. BQR La prima “vera” Moto2 ad esser presentata nel febbraio 2009, la BQR correrà nel mondiale con il solo team ufficiale Blusens STX con il qatariota Mashel Al Naimi ed il colombiano Yonny Hernandez pilota. Da sempre sviluppata con il propulsore Honda, la BQR è in vendita a 90.000 euro tutto compreso, anche se nel mondiale dopo il fallimento del programma Kino Racing non ci saranno team clienti. Scot Force GP210 Realizzata in collaborazione con Rapid Inside NCS, il team Scot ha realizzato la propria “Force GP210”, svelata al Gran Premio di Valencia del 2009. Forme interessanti per un progetto ambizioso, che ha già visto Alex De Angelis protagonista nei test invernali con Niccolò Canepa in risalita dopo qualche caduta di troppo. Tech 3 Mistral 610 Voluta da Hervè Poncharal, la Tech 3 Moto2 è una “mini-Yamaha M1”, almeno stando alle forme. Fatta in casa in tutto e per tutto, la Mistral 610 (nome per omaggiare il noto vento francese ed il rettilineo del Paul Ricard di Le Castellet) vedrà in pista il nostro Raffaele De Rosa e Yuki Takahashi. ADV AT02 Dal Principato di Monaco la ADV ha realizzato la AT02, esemplare scelto dal WTR San Marino Team con il francese Valentin Debise pilota. Un lungo lavoro di progettazione ha consentito alla ADV Engineering di completare il proprio telaio all’esordio nel mondiale, lavorando sempre insieme al WTR Team nello sviluppo anche in previsione del 2011. I.C.P. Una Moto2 fatta in Italia, la I.C.P. del team Caretta (ex-Campetella) si è avvalsa della collaborazione di alcune rinomate aziende del nostro paese, realizzando un telaio essenziale, ma già competitivo, come dimostrato da Alex Baldolini nei test invernali.

Lascia un commento