1 Luglio 2017

Moto2 Sachsenring Luca Marini non correrà domani

Luca Marini costretto alla resa: non prenderà parte alla gara del Sachsenring per il riacutizzarsi dell'infortunio alla spalla sinistra.

L’infortunio alla spalla sinistra, conseguenza di una caduta causata da un contatto provocato da Simone Corsi a Le Mans, non dà tregua a Luca Marini. Concluse le qualifiche ufficiali del Gran Premio di Germania al Sachsenring, di comune accordo con la squadra ha preso la decisione di non correre domani.

Come recita il comunicato Forward Racing, “Marini ha deciso di non correre per non mettere a rischio la sua incolumità perché recenti controlli medici hanno evidenziato una piccola frattura alla clavicola sinistra”, segno che l’infortunio sia tuttora irrisolto per il portacolori della VR46 Riders Academy.

Come immaginavo sarebbe successo, qui al Sachsenring l’infortunio alla spalla si fa sentire“, spiega Luca Marini. “In questo circuito ci sono numerose curve a sinistra di fila ed è molto complicato per me perché dopo pochi giri perdo la forza e mi spiace perché ormai sono quattro gare che questo infortunio ci condiziona. Per quel che riguarda la spalla, quando sarò a casa farò ulteriori controlli anche perché recentemente è stata riscontrata una piccola frattura della spalla sinistra, oltre all’infiammazione e all’edema, fattore che sicuramente ha aumentato il livello del dolore.

Speravo che con la pista bagnata questo mio deficit fisico sarebbe stato meno evidente, ma durante la qualifica mi sono reso conto che nonostante la pioggia dopo alcuni giri ero lo stesso in difficoltà. Per questo motivo purtroppo dovrò rinunciare alla gara di domani, penso che la mia salute sia la cosa più importante e devo concentrarmi per essere in forma per il resto del Campionato. Sfrutterò la pausa estiva per recuperare al meglio per il Gran Premio di Brno, anche perché correre così è piuttosto frustante, non solo per me ma anche per la squadra, e trovarci costantemente in queste posizioni, sapendo che si potrebbe fare molto meglio, non è il massimo“.

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