22 Giugno 2016

Moto2: bilancio azzurro, i piloti italiani dopo i primi 7 GP

Simone Corsi, Franco Morbidelli, Lorenzo Baldassarri, Mattia Pasini e Luca Marini: il bilancio dei nostri portabandiera della Moto2 dopo le prime 7 gare.

Con sette Gran Premi agli archivi e Assen all’orizzonte, il primo bilancio di stagione dei piloti italiani impegnati in Moto2 spazia dal bicchiere mezzo pieno al bicchiere mezzo vuoto. La classifica iridata vede solo due dei nostri portabandiera ai margini della top ten, ma i punteggi in generale ci dicono che difficilmente i ragazzi italiani saranno in grado di lottare quest’anno per le posizioni di vertice, anche se si spera in una maggiore competitività nelle undici gare ancora da disputare.

Simone Corsi (Team Speed Up)

Simone Corsi (Team Speed Up)

SIMONE CORSI IL MIGLIORE DEI NOSTRI – Passato (tornato) in sella ad una Speed Up, Simone Corsi per il sesto anno consecutivo è parte della griglia Moto2 e fino a questo momento si sta dimostrando il migliore degli italiani: i due podi conquistati a Losail ed a Le Mans, oltre a prestazioni convincenti (anche se alternate a qualche risultato meno esaltante, come le cadute a Jerez e Montmeló) gli permettono di mantenere la nona posizione iridata. Forse gli manca ancora un po’ di costanza, ma il veterano dei nostri portabandiera si sta dimostrando un pilota concreto, combattivo ed in continuo miglioramento come prestazioni.

Franco Morbidelli (Team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS)

Franco Morbidelli (Team Estrella Galicia 0,0 Marc VDS)

MORBIDELLI: SI PUO’ FARE DI PIU’ – “L’obiettivo minimo per la stagione è chiudere almeno quinto in campionato“. Così si esprimeva Franco Morbidelli alla vigilia del primo Gran Premio dell’anno e la prima gara in Qatar è stata decisamente ottima: aggressivo, in lotta fino alla fine per la vittoria, il pilota del Marc VDS Racing Team, nonostante la penalità che l’ha posto fuori dal podio, ha dimostrato subito una grinta che faceva pensare alla possibilità di una costante presenza in top 3. Sfortunatamente però le gare successive non vanno così bene: solo in due occasioni riesce a portarsi vicino al podio, mentre in tutte le altre (per cadute o per problemi tecnici) non sempre riesce a chiudere tra i primi dieci. Risultati al di sotto delle aspettative per l’alfiere della VR46 Riders Academy sul quale il team, campione del mondo con Rabat due anni fa, sta puntando molto, ma è pur vero che mancano ancora undici gare ed il ‘Morbido’ ha la possibilità di migliorare il decimo posto iridato.

Lorenzo Baldassarri (Forward Racing Team)

Lorenzo Baldassarri (Forward Racing Team)

BALDA D’ATTACCO – Lorenzo Baldassarri è sicuramente un altro dei giovani talenti italiani da tenere d’occhio: molto veloce nei test prima dell’inizio della stagione, non nascondeva di voler lottare fin da subito con i più forti. Alla prima gara però c’è subito un problema, una doppia lussazione alle spalle che sicuramente influisce sui primi appuntamenti stagionali, condizionati anche da penalità (un ride through in Texas) e cadute quando “Balda” si trovava in lotta per le posizioni di vertice. Al Mugello finalmente riesce a dar prova di tutto il suo potenziale velocistico: dopo la ripartenza il pilota è rimasto calmo, regalando al pubblico un gran duello per la vittoria con il campione in carica Zarco e conquistando il primo agognato podio stagionale. Sembra possibile un’altra prestazione positiva anche in Catalunya, ma il marchigiano incappa in un contatto con Corsi ed è costretto a rimontare. Un tredicesimo posto iridato con 25 punti all’attivo sono un magro bottino, ma la stagione è ancora lunga e con un po’ di costanza in più anche Baldassarri può mostrare grandi cose.

Mattia Pasini (Italtrans Racing Team)

Mattia Pasini (Italtrans Racing Team)

IL RITORNO DI MATTIA PASINI – C’è stato poi un ritorno: parliamo di Mattia Pasini, che dopo un anno di stop (eccezion fatta per due wild card al Mugello ed a Misano) torna a competere a tempo pieno nel team Italtrans. È un riscatto quello che cerca il riminese, reduce da stagioni difficili che l’hanno lasciato senza sella nel 2015 ma con una voglia immutata di competere e di mettersi nuovamente alla prova. “Stare nei primi cinque sarebbe un ottimo risultato” aveva dichiarato Pasini poco prima dell’inizio di questa nuova stagione. Per varie vicissitudini, la situazione fino a questo momento però è ben diversa dalle aspettative: spesso in qualifica non riesce a conquistare una buona posizione di partenza ed è costretto a difficili rimonte. Solo in Argentina riesce a raggiungere la top ten, mentre ha collezionato ben quattro zeri tra cadute e gare condizionate anche da problemi tecnici. Una stagione di ritorno piuttosto complessa per il pilota italiano, diciassettesimo in classifica iridata, determinato ad accrescere il bottino di risultati nelle prossime tappe mondiali.

Luca Marini (Forward Racing Team)

Luca Marini (Forward Racing Team)

MARINI ROOKIE DA TENERE D’OCCHIO – Parliamo anche di un esordiente di lusso quest’anno: in quanto fratello minore di Valentino Rossi, inevitabilmente per Luca Marini questo fatto comporta già di per séuna notevole pressione da gestire. Il diciottenne della VR46 Riders Academy però non vuole pensarci è concentrato solo sulla sua stagione: dopo un positivo 2015 nel CEV Moto2 (diventando il primo italiano a salire sul podio nel campionato spagnolo) ed una wild card mondiale, Marini quest’anno compete a tempo pieno in sella alla KALEX del team Forward Racing. Il rookie però non si pone nessun obiettivo, se non quello di migliorare ad ogni gara facendo tesoro dei propri errori. Tre ritiri e due piazzamenti fuori dai punti in sette gare non sono il massimo, ma Marini si sta dimostrando combattivo, determinato e soprattutto veloce, caratteristiche fondamentali in questo sport e che possono portare buoni risultati in ottica futura.

Alessandro Tonucci (Tasca Racing Scuderia Moto2)

Alessandro Tonucci (Tasca Racing Scuderia Moto2)

DIAMO UNA CHANCE A TONUCCI – C’è chi ritorna e chi invece lascia: stiamo parlando di Alessandro Tonucci, unico vero rookie della categoria intermedia del Motomondiale. Dopo cinque anni in Moto3, ecco arrivare il cambio di classe che, dopo alcune stagioni difficili, fa sperare il giovane pilota di Fano, desideroso di mostrare le sue capacità e di tornare ad essere competitivo, oltre che di ritrovare la fiducia perduta dopo risultati al di sotto delle aspettative. “Non ho obiettivi, voglio solo tornare a divertirmi“, aveva dichiarato ‘Tonu’, “i risultati sono nella mia testa, lavorando con il team arriveranno“. Nonostante concreti e progressivi miglioramenti nelle prime sei gare, dopo il Mugello arriva la svolta: Tonucci ed il team Tasca Racing decidono di interrompere la collaborazione. “Al momento ho iniziato a lavorare in ufficio da mio padre, non so cosa mi riserverà il futuro“, ha dichiarato a tal proposito il pilota italiano. Sperando sia solo una decisione temporanea, in attesa di ritrovare quella fiducia utile per dimostrare le sue capacità.

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