8 Giugno 2011

Moto2: a Silverstone tutti all’inseguimento di Stefan Bradl

Quasi l'ultima chiamata per gli avversari, italiani in primis

Archiviata la quinta prova stagionale sul circuito di Barcellona, la Moto2 si ritrova a Silverstone con un quesito: c’è qualcuno in grado di fermare l’inarrestabile ascesa di Stefan Bradl verso la conquista del titolo mondiale? Scorgendo la classifica di campionato, c’è ben poco da dire: il giovane pilota tedesco, già “in odore” di MotoGP, conduce con 43 punti di vantaggio su Simone Corsi, 53 sulla coppia composta da Andrea Iannone e Julian Simon. Un bel tesoretto frutto di tre vittorie e quattro podi nei primi cinque round, mostrando una netta superiorità soprattutto nella seconda parte di gara sul circuito di Montmelò. E’ vero, gli avversari hanno dato vita ad un autolesionismo fuori dal comune, ma il portacolori del Kiefer Racing finora è parso imprendibile con la propria velocità (cinque pole su cinque è un dato piuttosto indicativo) e costanza di rendimento grazie ad un perfetto affitamento con la propria missilistica KALEX. Squadra e “telaista” lavorano bene, Stefan Bradl fa il resto potendo guardare tutti dall’alto in basso quasi con il doppio dei punti degli avversari. Silverstone non sarà l’ultima chiamata per i piloti dalle ambizioni iridate, ma poco ci manca: la fase cruciale della stagione è già cominciata e, manco a dirlo, nel segno di Bradl. Sul rinnovato tracciato “Arena GP” tutti sono chiamati ad una prova d’orgoglio cercando di mettere i bastoni tra le ruote al #65, a cominciare dai nostri portabandiera dal rendimento altalenante nelle ultime prove stagionali. Tra tutti si salva Simone Corsi, salito fino al secondo posto in campionato con la FTR del Ioda Racing Project, anche a scapito di Andrea Iannone che ha pagato un “dritto” a Barcellona concludendo solo in 15° piazza, ora a -53 dalla vetta (e dopo Jerez era in testa, con vantaggio, in campionato). Da rivedere anche Alex De Angelis, protagonista di una bella rimonta in Catalunya che gli ha consentito di guadagnare la sesta posizione sul traguardo, con Michele Pirro (Moriwaki Gresini) 12° proprio davanti ad Alex Baldolini (Suter Forward Racing, 13°), Claudio Corti fuori dalla zona punti e Mattia Pasini a terra nelle fasi iniziali della contesa. Ultima chiamata per gli italiani, ma anche per protagonisti come Thomas Luthi e Yuki Takahashi, giunti ad un pauroso contatto a Barcellona che poteva avere conseguenze peggiori. Rimonta in classifica invece Marc Marquez, che si è lasciato alle spalle il triplo-zero da Losail a Estoril, guadagnando una vittoria ed un secondo posto nelle ultime due gare, mostrandosi sulla carta come primo effettivo rivale di Stefan Bradl replicando i valori emersi nei test invernali. Non ci sarà invece a Silverstone (e ne avrà per un paio di mesi) Julian Simon: complice il contatto con Kenan Sofuoglu (richiamato dalla direzione gara) ha rimediato la frattura di tibia e perone della gamba destra, addio mondiale. Una brutta tegola per il campionato che a Barcellona ha ritrovato tra i protagonisti due ex-MotoGP come Aleix Espargaro, terzo sul traguardo con la Pons KALEX, e Mika Kallio, mostratosi finalmente nelle posizioni di vertice chiudendo in ottava posizione. Oltre a Marquez hanno ben figurato altri esordienti ex-125cc come Randy Krummenacher, 5° a Barcellona e compagno di squadra di Bradl seppur schierato sotto le insegne del “Grand Prix Team Switzerland), Tito Rabat (7° con la FTR del team BQR nonostante una recente operazione alla mano destra), così come Bradley Smith insieme a Scott Redding e Kev Coghlan attesissimi a Silverstone per la propria gara di casa. Potenziali “outsider” insieme a Max Neukirchner, 10° con la FTR gestita dalla MZ in Catalunya, per non parlare di Jules Cluzel, vincitore lo scorso anno a Silverstone con la Suter del Forward Racing in un week-end dove Claudio Corti era stato assoluto protagonista. Che sia la volta buona per rovinare i piani del fuggitivo Stefan Bradl?

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