Tom Sykes: “BMW, dammi un motore e voleremo”
Tom Sykes aveva impressionati sul giro secco ma in gara si è un pò sgonfiato. La BMW ha ancora il propulsore stock
Tom Sykes aveva impressionato nei test precampionato con giri secchi da posizioni top. In gara però la BMW si è sgonfiata, soprattutto nella seconda (cronaca qui) conclusa dal britannico a oltre trenta secondi da Bautista, in tredicesima posizione. Tom è stato preceduto anche dal giovane compagno Markus Reiterberger, causa un brusco calo d’aderenza. Il problema più serio della S1000RR è avere ancora il motore in configurazione stock. Nella stessa corsa finale Sykes ha fatto l’ultima velocità massima fra i 18 piloti permanenti del Mondiale, a soli 305,9 km/h contro 321,4 toccati dalla Ducati V4R di Chaz Davies. Nel reparto motori BMW di Berlino stanno lavorando a pieno ritmo ma il motore “vero” sarà disponibile solo da Aragon in poi. Nel corso dell’estate è previsto un ulteriore step di sviluppo.
“Risultati bugiardi”
“E’ stata una giornata impegnativa, ma i nostri piazzamenti non sono lo specchio del nostro potenziale” spiega Tom Sykes. “Peccato che la moto vada così piano in rettilineo, perchè assetto e telaio sono stupefacenti. Nel misto andiamo molto forte, quando giriamo da soli potendo scegliere le traiettorie ideali. Nel gruppo soffro tanto, perdendo una vita in accelerazione e sul dritto. Abbiamo dimostrato in prova che la BMW è da posizioni di vertice. Sappiamo cosa ci serve.”
BMW al lavoro
“L’aspetto positivo è che la moto funziona, ora faremo tutto il possibile per risolvere il nostro problema principale” ha confermato il direttore tecnico Marc Bongers. “Siamo comunque andati a punti, facendo ottime prestazioni sul giro. Questo primo week end mi rende sostanzialmente fiducioso sull’esito del nostro progetto.”
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