13 Marzo 2016

Supersport Thai La rivincita di Jules Cluzel e MV Agusta!

Il francese si prende un anno dopo il successo a Buriram. Grande battaglia: Sofuoglu batte il compagno Krummenacher, Jacobsen terzo incomodo

Scusate il ritardo: Jules Cluzel ha sbancato Buriram un anno dopo la grande beffa. La MV Agusta aveva il trionfo in pugno ma a pochi chilometri dal traguardo un problema tecnico fece svanire il sogno. Stavolta la F3 è stata perfetta. Una bomba. Ci ha pensato la gloriosa marca varesina, 75 Mondiali, a far suonare l’inno di Mameli nel sud est asiatico.

Grazie a tutti, è stata una gara faticosa ma con la MV Agusta perfetta  ho messo le cose a posto” ha riconosciuto il 27enne francese, all’undicesimo centro Mondiale. Ci voleva un colpo così anche per rimediare il passo falso di Phillip Island, quando Jules era volato via.

Non è stata una gara, piuttosto una guerra. Perchè Patrick Jacobsen stavolta aveva la Honda CBR in versione razzo sul dritto: l’americano è rimasto a lungo in testa, almeno finchè Cluzel non ha deciso di averne abbastanza, ha messo pressione e quando PJ ha allargato una traiettoria si è infilato. Era il penultimo giro, momento perfetto per andare avanti. Ciao ciao a tutti.

Perso il comando Jacobsen è caduto nelle grinfie della coppia Kawasaki Puccetti ai ferri corti tra di loro. Kenan Sofuoglu non ha vinto quattro Mondiali per caso, quando non basta il fioretto lui tira fuori la sciabola e si fa largo con staccate micidiali. Così ha acciuffato un secondo posto che dopo la gomma esplosa in Australia, quando era davanti, lo rimette in rotta Mondiale. Il povero PJ è perlomeno riuscito a precedere Krummy accorciando ulteriormente la classifica iridata sempre comandata dallo svizzero ex Moto2. La situazione: 1. Krummenacher punti 38; 2. Jacobsen 27; 3. Cluzel 25; 4. Sofuoglu e Caricasulo 20. Allacciate le cinture, sarà una Supersport da sballo.

Giornata avara per i piloti italiani. Si è salvato Alex Baldolini, partito a razzo con la MV Agusta privata. “Era tanto caldo, le gomme sono calate per cui era rischioso, comunque il sesto posto va bene” ha commentato il pesarese. Niente punti per Christian Gamarino, Federico Caricasulo e Roberto Rolfo, in fila dal sedicesimo posto. Poteva fare molto meglio soprattutto Caricasulo uscito fuori pista all’inizio mentre se la stava giocando nella top team.

 

 

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