13 Giugno 2019

Superbike: Situazione motori, tutto a posto. Per adesso

Dorna ha diffuso la lista motori Superbike dopo sei dei tredici round. Non si rilevano situazioni critiche. Ma vedremo dopo il ciclo di fuoco

Superbike

Superbike, il promoter Dorna ha diffuso la lista di utilizzo dei motori aggiornata al round di Jerez del passato week end. Dall’elenco non si rivelano situazioni di criticità: tutte le squadre, grandi e piccole, hanno punzonato al massimo quattro propulsori. Ricordiamo che se ne possono usare sette per tredici round, in Spagna si è disputato il sesto quindi siamo poco oltre metà stagione. Sforato il “tetto”, ogni motore punzonato in più comporta la penalità della partenza dai box. Sarà interessante monitorare la situazione dopo il ciclo di fuoco: fra Misano, Donington e Laguna Seca ci saranno tre round in quattro settimane.

JONATHAN REA IN ROSSO

Tutti i big hanno già punzonato quattro motori. La Kawasaki, lato Jonathan Rea, però ne ha tolti uno dall’allocazione, cioè “rosso” (nello schema pubblicato) non è più utilizzabile. La Ducati, lato Alvaro Bautista, li ha invece ancora tutti in “verde” (in uso). Anche i due Yamaha ufficiale (Michael van der Mark e Alex Lowes) ne hanno quattro “verdi”. Sempre sul fronte Yamaha, in GRT ne hanno tolti uno a testa sia Melandri che Cortese, quest’ultimo è comunque ancora a quota tre.

DIFFERENZE FRA MOTOGP E SUPERBIKE

Per regolamento ogni motore Superbike viene sigillato, cioè le squadre non posso intervenire sui componenti interni. La regola però è diversa rispetto alla MotoGP: lì i motori sono congelati da inizio alla fine stagione, cioè non si possono introdurre evoluzioni. Mentre in Superbike non è obbligatorio punzonarli tutti e sette insieme, per cui si possono fare migliorie a campionato in corso.

 

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