9 Giugno 2013

Superbike Portimao Gara 2: vince Laverty, disastro Sykes

Sykes a terra prima del via, Guintoli a +28

Il dramma (sportivo) di Tom Sykes, l’ennesima sventura occorsa a Marco Melandri dopo una sensazionale affermazione nella mattinata, la festa di casa Aprilia. Questi sono i responsi di una Gara 2 all’Autódromo Internacional do Algarve di Portimão che hanno offerto la quarta affermazione stagionale di Eugene Laverty e la prima, effettiva “fuga” in campionato di Sylvain Guintoli. Con il proprio compagno di squadra oggettivamente imprendibile, l’esperto pilota transalpino si è potuto accontentare di chiudere in una seconda posizione preziosissima ai fini campionato lasciando l’Algarve con 28 punti di vantaggio rispetto a Tom Sykes, 39 su Eugene Laverty. Così spesso e volentieri si vincono i mondiali, ottenendo il massimo risultato possibile in una seconda manche letteralmente dominata al pilota di passaporto irlandese, sfortunatissimo in Gara 1 (fuori gioco per un problema al motore della propria Aprilia RSV4), riscattatosi con gli interessi poche ore più tardi cogliendo la quarta vittoria in questo primo scorcio di campionato, la settima in carriera in Superbike, la terza a Portimao dopo i successi del 2009 in Supersport e dello scorso anno sempre in Gara 2.

Vittoria, doppietta Aprilia Racing che porta le due RSV4 schierate dal team interno di Noale in prima e seconda posizione a precedere Jonathan Rea, tornato sul podio con la Honda Ten Kate dopo lo “zero” accusato per un problema tecnico nella prima manche, con Tom Sykes comprensibilmente il protagonista in negativo della contesa, incappato in una scivolata al giro di formazione in griglia. Rientrato ai box, rispedito in pista in tempi record (12 minuti!) dai meccanici del team ufficiale Kawasaki, il vice-Campione del Mondo è stato successivamente costretto ad ulteriori tre “pit stop” ritrovandosi senza marcar punti per il campionato, ma con la magra consolazione di far registrare in 1’42″475 il giro più veloce e nuovo primato della pista.

Sykes sarà così chiamato alla rimonta tra due settimane ad Imola, medesimo discorso per uno sfortunatissimo Marco Melandri, tradito da un problema al pneumatico posteriore (evidenziato pubblicamente dalle riprese televisive) tanto da concludere soltanto in dodicesima posizione. Perdono quota le ambizioni iridate del ravennate (-57 nella generale) con la BMW che salva il bilancio con Chaz Davies, quinto sul traguardo tra un positivo Loris Baz (4° con la seconda Ninja ZX-10R KRT) e Carlos Checa, sesto assoluto regalando il miglior risultato alla 1199 Panigale R del Team Ducati Alstare scontando 18″ dal vincitore Laverty. In piena top-10 c’è spazio anche per Ayrton Badovini, buon 8° vincendo il confronto diretto con Davide Giugliano (9°), mentre Michel Fabrizio 10° ha regolato la 1199R privata del MR Racing condotta da Max Neukirchner. A punti come in Gara 1 anche Federico Sandi (13°) e Vittorio Iannuzzo (15°), non Ivan Clementi, sedicesimo sul traguardo con la BMW S1000RR del rientrante HTM Racing.

Cronaca di Gara

Ancor prima dello start, si registra subito il primo colpo di scena: al giro di formazione in griglia, appena uscito dai box, Tom Sykes cade alla curva 3. Miracolosamente riuscirà a ripartire e rientrare in pit-lane, ma troppo tardi per avviarsi regolarmente nello schieramento di partenza. Allo spegnimento del semaforo resta così vuota la prima casella, sfrutta questa sventura del rivale Eugene Laverty che conquista l’hole-shot alla staccata della prima curva su Rea, Melandri, Guintoli e Checa, riesce ad avviarsi dalla corsia box anche Tom Sykes scontando tuttavia 10″ dai primi. Suo malgrado il vice-Campione del Mondo è costretto a rientrare in pit-lane per ulteriori riparazioni alla propria Kawasaki Ninja ZX-10R lasciando campo aperto a Laverty, leader alla conclusione del primo passaggio su Rea, Melandri, Guintoli, Baz, Checa e Davies.

Sykes va a passo d’uomo e si vede sfilare dal gruppo dei primi, preludio del definitivo ritiro dopo un’ulteriore pit-stop e di un pesante “zero” ai fini campionato. Disastro per “The Grinner”, un’occasione in più di allungare in classifica per Guintoli, al momento quarto in bagarre con Melandri, ma già staccato di quasi 2″ dalla coppia Laverty-Rea di testa. Il leader del mondiale riuscirà a sfilare il vincitore della prima manche, ma ad 1/3 della distanza di gara paga addirittura 3″ da Laverty e Rea in fuga e costantemente sul ritmo dell’1’43” basso. Ben presto “Norge” riuscirà a scappar via guadagnando 1″5 su “Johnny”, in contrapposizione si registrano due eventi degni di menzione: Tom Sykes, tornato in pista per la quarta volta, in 1’42″475 fa reigstrare il suo record del tracciato. Non va meglio a Melandri, anzi, giro dopo giro perde progressivamente terreno ritrovandosi superato da chiunque nel proprio cammino per un problema alla gomma posteriore.

Si va verso il “rush finale” della contesa e Sylvain Guintoli rompe gli indugi concretizzando il sorpasso per la seconda posizione a scapito di Jonathan Rea, l’ultimo stravolgimento di classifica degno di nota in una Gara 2 dominata da Eugene Laverty, Guintoli è 2° e ora a +28 in campionato su Sykes, +39 sul proprio compagno di squadra.

eni FIM Superbike World Championship 2013
Autódromo Internacional do Algarve Portimão, Classifica Gara 2

01- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 22 giri in 38’02.051
02- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 4.107
03- Jonathan Rea – Pata Honda World Superbike Team – Honda CBR 1000RR – + 5.853
04- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 15.306
05- Chaz Davies – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 17.552
06- Carlos Checa – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 18.366
07- Jules Cluzel – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 29.392
08- Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 38.359
09- Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 39.321
10- Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – + 44.603
11- Max Neukirchner – MR Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 45.339
12- Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 45.429
13- Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’16.310
14- Alexander Lundh – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 1’16.375
15- Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000RR – + 1’18.303
16- Ivan Clementi – HTM Racing – BMW S1000RR – + 1’24.259

Servizio Fotografico: Diego De Col

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