12 Maggio 2013

Superbike Monza Gara 2: Laverty in volata su Melandri

Campionato riaperto con Laverty a -13

Monza? Per Eugene Laverty quasi la seconda casa. Vincitore nel 2010 in Supersport, autore di una doppietta (prima ed unica in carriera) in Superbike nel 2011 con la Yamaha ufficiale, il forte pilota di passaporto irlandese ha arricchito il proprio palmares di successi conseguiti al “Tempio della Velocità” oggi in Gara 2 riuscendo a rispondere all’affermazione conseguita in mattinata dall’ex compagno di squadra Marco Melandri, secondo dopo aver provato davvero di tutto (compreso il giro più veloce all’ultimo passaggio in 1’42″379) per concretizzare una doppietta.

Vittoria, la sesta in carriera tra le Superbike e terza stagionale dopo Phillip Island ed Assen (sempre in Gara 2..), per Laverty, ora a soli 13 punti da Sylvain Guintoli, soltanto quarto all’esposizione della bandiera a scacchi perdendo il confronto diretto con Tom Sykes, terzo nonostante un “giallo” per il taglio della “Variante della Roggia” proprio nel corso dell’ultimo giro. Con Donington Park in vista, il campionato è così più vivo che mai con Guintoli che può vantare più soltanto 13 punticini di vantaggio su Laverty, 16 su Sykes, recupera qualcosa anche Marco Melandri ora 4° in generale a -41 complice l’uscita di scena del proprio compagno di squadra Chaz Davies, a terra nel corso delle fasi finali di gara.

Buon risultato invece per Michel Fabrizio che in rimonta vince il “Derby” Aprilia (e tutto capitolino) con Davide Giugliano per la sesta piazza, a punti anche Ayrton Badovini (9° con la superstite Panigale del Team Ducati Alstare), Fabrizio Lai (11°), Vittorio Iannuzzo (12°) e Federico Sandi (13° e rimasto “fermo” allo spegnimento del semaforo), fuori gioco invece Jonathan Rea, costretto alla resa per un problema alla propria Honda Fireblade.

Cronaca di Gara

Non riesce a schierarsi regolarmente in griglia per un problema alla propria Kawasaki Ninja ZX-10R Loris Baz, nessun problema per Eugene Laverty che conquista l’hole-shot alla staccata della prima variante su Sykes, Giugliano, Melandri e Rea, fermo allo spegnimento del semaforo invece Sandi mentre Baz si accoda al gruppo dalla corsia box. La contesa prosegue con Giugliano deciso come non mai, passa Sykes alla “Parabolica” e chiude alle spalle di Laverty il primo giro con Melanri 4°, Guintoli 5°, Rea 6° braccato da Davies con Camier, Fabrizio e Cluzel a completare la top-10. Tutti verso la “Roggia” con Giugliano che sbaglia la staccata, rischia di tamponare Laverty, taglierà insieme a Davies la variante rientrando in sesta posizione. Fuori invece Jules Cluzel, KO alla seconda di “Lesmo” sul tracciato dove vinse lo scorso anno in Supersport.

Punta alla doppietta di giornata invece Melandri, a ruota di Sykes e del leader Laverty, terzetto raggiunto da Guintoli che in 1’42″588 è il pilota più veloce in pista con Davies poco staccato, ma costretto ad alzare bandiera bianca nella corsa che vale la vittoria per un dritto (l’ennesimo) in prima variante. Il gallese ripartirà in ottava posizione, niente da fare invece per Jonathan Rea che rientra ai box per un problema tecnico in un quinto giro particolarmente sfortunato per tutto il team Pata Honda: Kousuke Akiyoshi, sostituto dell’infortunato Leon Haslam, vola a terra alla prima di “Lesmo”. Succede davvero di tutto in questa prima fase di gara dove si assiste ad un bel duello tutto capitolino tra Giugliano e Fabrizio: ne fa le spese Michel che arriva lungo alla staccata in fondo al rettilineo dei box e, rientrando senza rispettare il percorso delineato dai commissari, sarà costretto a scontare un “ride through”.

Ottavo dei diciotto giri previsti, Guintoli decide di cambiar passo conquistando il primato della contesa a scapito di Laverty, ma alle loro spalle Melandri e Sykes aspettano il momento più opportuno per sferrare l’attacco. Sette giri al termine, sbaglia-e-paga Davies per una caduta alla “Roggia”, epilogo di un weekend iniziato nel peggiore dei modi e proseguito con lo stesso trend negativo. Tutto rinviato a Donington per l’ex iridato Supersport, tutto in gioco per il poker di testa: i quattro protagonisti che si studiano ed aspettano il penultimo giro per le giocarsi il tutto e per tutto. Alla “Ascari” Laverty passa Guintoli, Melandri arriva fuori traiettoria, ma si riprende e guadagna persino una posizione alla “Parabolica”. Inizia così l’ultimo giro con Laverty leader su Melandri e Guintoli, Sykes va fuori traiettoria alla “Roggia” ed è così obbligato a cedere la terza piazza al capoclassifica di campionato, ma non se ne avvede rischiando di conseguenza una penalizzazione nel dopo-gara. Per il duello che vale la vittoria Melandri le prova tutte, ma Laverty chiude le porte e torna sul gradino più alto del podio guadagnando punti preziosi per la classifica di campionato.

eni FIM Superbike World Championship 2013
Autodromo Nazionale Monza, Classifica Gara 2

01- Eugene Laverty – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – 18 giri in 30’59.653
02- Marco Melandri – BMW Motorrad GoldBet SBK Team – BMW S1000RR – + 0.143
03- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 0.725
04- Sylvain Guintoli – Aprilia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 1.619
05- Michel Fabrizio – Red Devils Roma – Aprilia RSV4 Factory – + 9.965
06- Davide Giugliano – Althea Racing – Aprilia RSV4 Factory – + 10.066
07- Leon Camier – FIXI Crescent Suzuki – Suzuki GSX-R 1000 – + 12.241
08- Loris Baz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 29.771
09- Ayrton Badovini – Team Ducati Alstare – Ducati 1199 Panigale R – + 35.005
10- Max Neukirchner – MR Racing – Ducati 1199 Panigale R – + 41.757
11- Fabrizio Lai – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 52.579
12- Vittorio Iannuzzo – Grillini Dentalmatic SBK – BMW S1000RR – + 1’28.772
13- Federico Sandi – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – a 1 giro

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

Servizio Fotografico: Diego De Col

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