25 Aprile 2012

Superbike: magro bottino per Crescent Suzuki ad Assen

Cadute e scelte di gomme sbagliate per Camier e Hopkins

Dopo i positivi riscontri nei test di Imola dello scorso 2 aprile, il Team Crescent FIXI Suzuki è stato protagonista di un altro fine settimana sottotono ad Assen, nel terzo round della stagione 2012 World Superbike. Era chiaro che per la compagine capitanata da Jack Valentine l’approdo a tempo pieno sulla scena internazionale avrebbe comportato un periodo di apprendistato per poi arrivare a risultati di livello, quello che è certo è che un solo piazzamento nella top-10 in sei gare non è sicuramente in linea con le aspettative della squadra inglese. La 4 cilindri di Hamamatsu è inoltre l’unica moto a non essere finita sul podio in questo inizio di stagione. Nella giornata di gare di domenica scorsa Leon Camier è stato vittima di una serie di vicissitudini che non gli hanno permesso di mostrare la bontà del pacchetto a sua disposizione. Nella prima gara 1, poi annullata, “Shafter” è stato vittima di un deterioramento anomalo degli pneumatici che lo ha costretto ad una sosta ai box per un cambio gomme. Il rientro in pista gli ha permesso di scendere in pista per disputare la nuova corsa di 9 giri sul bagnato, purtroppo l’inglese è stato vittima di una scivolata nel warm-up lap che lo ha tolto dai giochi prima dello scatto al via.  “In gara uno la scelta del set-up era un po’ una scommessa” ha detto Leon Camier, “e la mia gomma al giro 9 era distrutta. La corsa è stata fermata dopo dopo e si è tornati in pista con pneumatici da bagnato. Non so il motivo per cui sono caduto nel giro di warm-up, in quando a malapena stavo accelerando. Di punto in bianco mi sono ritrovato per terra supino”. Nella corsa successiva invece, l’ex pilota ufficiale Aprilia ha compiuto una scelta errata a livello di gomme, montando un’intermedia sia all’anteriore che al posteriore, su un tracciato che è andato rapidamente ad asciugandosi ed ha favorito quindi i piloti che han scelto le slick. “Non sapevamo quali gomme usare per gara due” continua Camier “perché, anche se il tracciato era praticamente asciutto, le nuvole sembravano pronte a tornare. Non mi sentivo a mio agio, quindi ho deciso per la scelta sicura, ovvero quella delle intermedie, che si è rivelata sbagliata perché la pista è andata completamente asciugandosi. Non ho potuto farci niente, ho dato il massimo ed ho cercato di non cadere”. Non è andata meglio a John Hopkins il quale, dopo aver disputato una buona prova nella gara 1 annullata, una volta ripartita la corsa è stato vittima di una scivolata al primo giro che lo ha tolto dai giochi, per fortuna senza conseguenze fisiche. In gara 2 invece, Hopper ha usato la stessa scelta di Camier ritrovandosi con gli stessi problemi del compagno di squadra e concludendo in undicesima posizione. “Quando  gara 1 è riniziata sul bagnato” commenta John Hopkins, “non avevo grip e, come tanti altri sono caduto a causa della pista completamente bagnata. In gara due abbiamo fatto la scelta sbagliata di gomme e ne abbiamo sofferto. L’azzardo non ha pagato e mi scivolavano ovunque sia l’anteriore che il posteriore, ma volevo a tutti i costi terminare la gara e prendere qualche punto”. 

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