26 Giugno 2013

Superbike: le scelte Pirelli per il round (e test) di Imola

Le soluzioni Pirelli per il fine settimana al Santerno

I truck Pirelli sono già alla volta di Imola per il settimo appuntamento stagionale del Campionato Mondiale eni FIM Superbike con un carico di 5550 pneumatici che serviranno per far fronte alle esigenze di tutti i piloti partecipanti alle 4 classi del Campionato oltre a quelli della European Junior Cup e della Coppa delle Nazioni. Inoltre circa 600 di questi pneumatici saranno destinati ai test ufficiali Superbike di lunedì 1 luglio, gli unici che verranno fatti quest’anno dopo quelli già effettuati a Phillip Island all’inizio del Campionato e per questo motivo particolarmente importanti sia in ottica 2013 sia per le soluzioni 2014.

Imola vedrà il debutto anche della Coppa delle Nazioni 2013, quella che fino allo scorso anno era chiamata Coppa dei Due Paesi. Riservata ai piloti con età minima di 16 anni, in possesso di una licenza FIM Europe, autorizzazione (‘starting permission’) e copertura assicurativa della propria Federazione nazionale di appartenenza, la Coppa delle Nazioni 2013 è un trofeo monogommato Pirelli che prevede oltre a quello di Imola altri due round che si svolgono in concomitanza con le gare Superbike di Mosca a metà luglio e del Nürburgring a fine agosto. Tutti i piloti partecipanti possono utilizzare sia in gara che nelle qualifiche e nelle prove libere solo pneumatici acquistati direttamente da Pirelli e contrassegnati come indicato dal fornitore unico. Pirelli garantisce ai piloti un minimo di 1 set di gomme da asciutto (SC1 anteriore e posteriore) e 1 set di gomme da bagnato per ogni gara. I piloti sono autorizzati ad utilizzare solo le mescole portate di volta in volta da Pirelli. All’anteriore ci saranno a disposizione pneumatici Diablo Supercorsa in mescola SC1 nella misura 120/70-17, per il posteriore Diablo Supercorsa SC1 e SC2 nella misura 180/60-17. Nello specifico ad Imola i piloti utilizzeranno per l’anteriore la SC1 di gamma (P1177) e al posteriore anche (R303).

L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, meglio conosciuto come Autodromo di Imola, è un circuito situato nel comune di Imola (Bologna), intitolato a Enzo Ferrari, fondatore dell’omonima casa automobilistica e al figlio Dino. Prima della morte di Enzo Ferrari avvenuta nel 1988 il suo nome era Autodromo Dino Ferrari. Quello di Imola, nel layout previsto per le gare motociclistiche, è un circuito di 4936 metri con 9 curve a destra e 13 a sinistra ed uno dei pochi tracciati in cui si corre in senso antiorario. La larghezza della pista va da un massimo di 15 metri a un minimo di 10 metri con una pendenza massima in discesa al tratto compreso tra le curve Piratella e Acque Minerali del 9,10% e una pendenza massima in salita nel tratto compreso tra le curve Acque minerali e Variante Alta del 9,38%. Il raggio delle curve varia da un minimo di 11 metri ad un massimo di 94, il rettilineo d’arrivo ha una lunghezza di 350 metri e chi parte dalla pole position prende il via sulla sinistra.

Il circuito e le sue strutture sono state riqualificate e rese più moderne negli ultimi anni con un lavoro di ristrutturazione, iniziato nel novembre 2006 e terminato nel settembre 2007, curato dal noto architetto tedesco Hermann Tilke, specializzato nella realizzazione di circuiti. Nell’estate 2009 è stata realizzata la Nuova Variante Bassa, necessaria per rispondere ai requisiti omologativi richiesti dalla Federazione Motociclistica Internazionale. Tale intervento, atto a neutralizzare la lieve piega a destra caratteristica del tracciato per le auto, si colloca di fronte alla corsia dei box. Nell’agosto 2011 infine il circuito è stato oggetto del lavoro di riasfaltatura del manto stradale, che ha riguardato il 70% del tracciato.

Imola dal punto di vista degli pneumatici

L’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari è universalmente riconosciuto come un tracciato piuttosto tecnico e di difficile interpretazione, con curve e staccate complesse, e che si percorre ad un ritmo elevato che richiede ottime doti nella guida su due ruote. In partenza si anticipa la traiettoria per l’ingresso alla Variante tamburello. Si scala in terza per una piega molto veloce sinistra/destra mantendo questa marcia anche per la successiva curva a sinistra che immette sul rettifilo che precede la Variante Villeneuve. Pinzata forte all’ingresso della prima curva e scalata dalla quarta alla terza marcia lasciando correre la moto fino alla piega verso destra.

Alla Curva Tosa, molto lenta, lo pneumatico posteriore assume un’impronta a terra assottigliata e allungata ma riesce comunque a fornire la trazione richiesta senza perdere aderenza laterale. Lo pneumatico posteriore in uscita di curva si scalda meno rispetto alle curve veloci, la temperatura esterna dello pneumatico passa da 50° centigradi all’ingresso in curva a 120° in uscita di curva sulla spalla impegnata con un angolo di piega di circa 56°. Dopo un breve tratto filante si arriva alla Piratella, una curva a sinistra tutta in discesa dove per controllare la moto spesso assistiamo a dei traversi. Si scende sul tratto di circuito che porta alle Acque minerali, staccata decisa e curva a destra nella prima piega e un’altra volta a destra dove in uscita si sale completamente sul cordolo.

Alla Variante alta si passa da un lato all’altro del pneumatico da -55° a + 55° ad una velocità di ben 100°/s. Nella prima fase di percorrenza della variante la cintura in acciaio dello pneumatico aiuta il riscaldamento del lato opposto della mescola che verrà utilizzata dopo meno di un secondo. Dopo una lunga discesa si arriva alla Rivazza dove lo pneumatico anteriore subisce fortissime sollecitazioni, in circa mezzo secondo il carico sullo pneumatico passa da 125 Kg a 250 Kg. Accelerazione per arrivare a una strettissima chicane dove si sfiora il muretto e ci si butta di prima sui cordoli grazie anche alla reattività degli pneumatici. In uscita si spalanca il gas per lanciarsi sul rettilineo di partenza.

Con la riasfaltatura di circa il 70% del tracciato nel 2011, il circuito ha riacquistato un buon livello di grip meccanico, ormai compromesso da tempo. Parallelamente però ha incrementato notevolmente l’aggressività sugli pneumatici posteriori, soprattutto con temperature medio-basse. È stato questo il caso dell’anno passato quando, correndo nel mese di aprile, le temperature del tracciato furono sempre inferiori ai 20°C. Per prevenire l’innescarsi di lacerazioni sulla mescola battistrada, si rese necessario ricorrere a soluzioni estremamente robuste come la SC2 posteriore, non solo per le libere, ma anche per le gare.

Quest’anno invece, essendo la gara a fine giugno, probabilmente ci sarà una situazione più simile, ma ancora più calda, rispetto a quella vissuta nel settembre del 2011. Due anni fa la maggior parte dei piloti corse con soluzioni SC1 facendo registrare a fine gara, seppure con minor intensità rispetto al 2012, alcuni segni di usura, nonostante i 35-40°C di asfalto. Quest’anno con temperature ancora più elevate e con un prodotto molto più forte dal punto di vista della resistenza meccanica, Pirelli può permettersi di non ricorrere a soluzioni SC2, ma di portare 2 posteriori nell’area SC1: lo pneumatico posteriore SC1 di gamma e uno di derivazione più rinforzato. Se le alte temperature dovessero smussare completamente la severità del tracciato, sarà possibile ricorrere alla mescola SC0 per soddisfare tutte le esigenze di grip.

Per quanto riguarda gli pneumatici anteriori, il circuito di Imola lascia invece molto spazio al gusto ed allo stile di guida del pilota. Avendo un layout estremamente tecnico composto da rettilinei con staccate decise ed in discesa, curve con ampi tempi di percorrenza, variazioni di pendenza, chicane e tornanti, generalmente la griglia degli pneumatici anteriori è sempre mista, senza criticità rilevanti né per gli anteriori morbidi, né per quelli più robusti. Spesso con temperature elevate si apprezza la tendenza verso un maggior sostegno/supporto dello pneumatico anteriore, facendo vertere la scelta di gara verso soluzioni più rigide come le SC2.

Imola dal punto di vista tecnico

Quello di Imola è un circuito molto affascinante ed impegnativo, quest’anno ci correremo per la prima volta nel mese di giugno e il lunedì successivo al weekend di gara ci saranno i test ufficiali in cui i piloti avranno diverse soluzioni di sviluppo da provare. Essendo l’unico test ufficiale della stagione 2013 dopo quello consueto di inizio anno a Phillip Island sarà per noi molto fondamentale raccogliere i feedback dei piloti per valutare le soluzioni di sviluppo su cui abbiamo lavorato negli ultimi mesi“, ha dichiarato il Racing Director di Pirelli Moto Giorgio Barbier. “Ne approfitto anche per fornire un primo feedback circa lo pneumatico posteriore di Marco Melandri che in Gara 2 a Portimão aveva presentato un’usura assolutamente anomale. Nei nostri laboratori di Milano sono state effettuate indagini chimiche sulla mescola battistrada per verificarne sia la composizione che il livello di vulcanizzazione, oltre che misurarne le caratteristiche fisiche/meccaniche per testarne la resistenza ed elasticità (trazione Dunbbell x misurarne sforzo fino a rottura), la durezza in tutto l’arco di temperature di impiego per verificare la rigidezza e termoplasticità della mescola (durometro IRHD), e analisi termogravimetriche per valutare le quantità esatte in peso delle famiglie di materiali (polimero, carica, plastificanti, ceneri). Sono state condotte infine analisi SEM al microscopio elettronico atte ad accertare la presenza di bolle d’aria e l’eventuale porosità lungo lo spessore della fascia battistrada. Tutti i test condotti hanno dato esito negativo portandoci a pensare che il motivo dell’usura anomala sia da ricercarsi in fattori esterni allo pneumatico o comunque non correlati con il processo costruttivo dello stesso. In ogni caso ulteriori test sono attualmente in corso sullo pneumatico e speriamo di avere presto informazioni più complete che condivideremo con il team BMW ad Imola“.

Le soluzioni Pirelli per le classi Superbike e Supersport

Per il round di Imola Pirelli porta 4894 pneumatici dedicati al weekend di gare a cui se ne aggiungono 656 per i test ufficiali di lunedì 1 luglio per un totale di 5550 pneumatici. Per le tre giornate di gare del fine settimane 1486 sono gli pneumatici destinati ai piloti Superbike, 1938 quelli per la Supersport, 528 per la Superstock 1000 e 570 quelli per la Superstock 600, 150 per la Coppa delle Nazioni e 222 per la European Junior Cup. Ogni pilota Superbike avrà a disposizione 33 pneumatici anteriori e 40 posteriori, per i piloti Supersport il numero sarà di 24 anteriori e 27 posteriori.

I piloti Superbike avranno a disposizione 3 soluzioni slick per l’anteriore e altrettante per il posteriore, a cui si aggiungono come sempre la soluzione posteriore da qualifica in quantitativo di 2 per pilota e gli pneumatici intermedi, 4 per l’anteriore e altrettanti per il posteriore, e da pioggia, in numero di 8 sia per l’anteriore che per il posteriore. All’anteriore non può mancare tra le soluzioni Pirelli la SC1 di gamma (R426) in mescola morbida portata in tutti i round corsi quest’anno ed ideale per temperature esterne basse e/o circuiti mediamente severi, così come la SC2 di gamma (R982) anch’essa già presente in tutti gli appuntamenti del 2013 e ottimale per temperature esterne elevate perché garantisce solidità alla fascia battistrada. Terza ed ultima alternativa a disposizione dei piloti Superbike per l’anteriore è la soluzione di sviluppo in mescola SC2 R753, una alternativa alla SC2 di gamma che è già stata portata a Phillip Island, Monza e Portimão, tendenzialmente più robusta e quindi più resistente all’aggressività dell’asfalto.

Tra le tre soluzioni dedicate al posteriore i piloti ritroveranno la SC0 di gamma, la R1261, già apprezzata a Monza, Donington e Portimão, ideale per affrontare asfalti lisci e temperature elevate e che offre massima improntabilità su asfalti lisci e massimo sviluppo di trazione alle alte temperature oltre alla più elevata stabilità al decadimento termico delle prestazioni. Sempre di gamma la SC1 R828, in mescola media e già presente nei primi tre round stagionali, è la più eclettica e per questo motivo è in grado di coprire circa l’80% delle gare del Campionato. E’ stata la soluzioni utilizzata ad esempio da tutti i piloti a Motorland Aragón. La terza opzione per il posteriore è una nuova soluzione di sviluppo (R1431) in mescola SC1 mai utilizzata prima dai piloti e che è stata progettata con l’obiettivo di offrire più resistenza alla lacerazione ma pari grip rispetto alla SC1 di gamma.

Per il Campionato Mondiale FIM Supersport per l’anteriore saranno presenti le due soluzioni di gamma, la SC1 in mescola morbida (P1177) ideale per circuiti mediamente severi e la SC2 in mescola media (R1031) ideale per piloti aggressivi e che preferiscono la compattezza della fascia battistrada, entrambe già utilizzate in tutte le gare corse finora nel 2013. Al posteriore, come per la classe Superbike, ci saranno la SC0 e la SC1 di gamma, rispettivamente la R1557, ideale nel caso di temperature elevate già e già vista in azione a Donington, e la R303, in mescola media e ideale per tracciati moderatamente severi, già portata nei primi sei round del 2013. La terza soluzione è la S510, una Sco di sviluppo ideale nel caso di temperature elevate e già utilizzata a Monza e Portimão.

Le statistiche 2012 Pirelli per Imola

• Numero totale di pneumatici portati da Pirelli: 4434

• Numero di soluzioni (asciutto, intermedia, bagnato e qualifica per solo posteriore) per la classe Superbike: 4 anteriori e 6 posteriori

• Numero di soluzioni per la classe Supersport (asciutto, intermedia e bagnato): 4 anteriori e 5 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Superbike: 29 anteriori e 35 posteriori

• Numero di pneumatici a disposizione di ogni pilota Supersport: 24 anteriori e 28 posteriori

• Best Lap Awards Superbike vinti da Carlos Checa (Althea Racing) in 1’47.877 (Gara 1, 13° giro) e da Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) in 1’47.552 (Gara 2, 7° giro)

• Best Lap Award Supersport vinto da: Broc Parkes (Ten Kate Racing Products) in 1’51.952 (9° giro)

• Temperatura in Gara 1: aria 13° C, asfalto 11° C

• Temperatura in Gara 2: aria 15° C, asfalto 18° C

• Velocità massima raggiunta dagli pneumatici Pirelli in gara: 289,2 km/h, Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) in Gara 2 al 15° giro

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