Superbike: le ambizioni Crescent Suzuki secondo Paul Denning

Senza dubbio il team Crescent Suzuki è uno dei migliori “acquisti” per il Mondiale Superbike 2012. Non è soltanto la squadra ormai ex-protagonista del BSB (due titoli all’attivo, 2° nell’ultimo biennio con Tommy Hill e John Hopkins), ma si tratta della struttura diretta da Paul Denning che ha gestito in pista le operazioni Suzuki in MotoGP. Un team altamente professionale che si presenterà a Phillip Island con comprensibili/legittime ambizioni da primato: due piloti di spessore (John Hopkins e Leon Camier), il supporto di Suzuki, budget per difendere al meglio l’impegno della casa di Hamamatsu nel WSBK. Paul Denning, titolare Crescent Racing, in un’intervista autoprodotta dall’ufficio stampa Suzuki ha definito programmi e obiettivi per questa prima stagione nel mondiale di categoria, in attesa dei primi test previsti per la seconda metà di febbraio a Phillip Island. Quali sono i primi pensieri riguardo il mondiale Superbike e al livello della competizione? “La categoria si presenta davvero interessante per il 2012. Nonostante l’uscita di scena della Yamaha, le case costruttrici sono ben rappresentate: Suzuki, Honda, Kawasaki, Ducati, BMW e Aprilia possono contare sull’apporto di ottime squadre, ufficiali o private che siano, e di piloti molto veloci. Rispetto alla MotoGP, il pacchetto regolamenti/monogomma Pirelli consente di raggiungere presto un buon livello di competitività: non è un caso che ci sono diversi contendenti per le posizioni di vertice. Lo dico nel pieno rispetto dei piloti che in Superbike corrono, in senso buono, come degli “animali” per vincere: questa formula permette a più protagonisti di giocarsi il podio settimana dopo settimana, offrendo gare combattute ed emozionanti per il pubblico. In Superbike il pilota più ancora fare la differenza, speriamo di esserci anche noi nella lotta per la vittoria quest’anno.” Quali sono le principali differenze tra le GSX-R 1000 in configurazione WSBK e BSB? “All’apparenza la versione 2012 della GSX-R 1000 non è poi così diversa rispetto al modello precedente, ma in realtà sono davvero poche le componenti intercambiabili: la moto è stata migliorata sotto tutti gli aspetti. Per quanto ci riguarda più da vicino, Yoshimura sta lavorando a pieno regime nello sviluppo e preparazione dei motori; cambieranno anche le sospensioni, freni, elettronica MoTeC, sostanzialmente ogni piccolo dettaglio della moto non è stato trascurato. Nel suo complesso la Suzuki è un ottimo pacchetto, dobbiamo assicurarci di mettere i piloti in condizione di sfruttarlo appieno.” I principali avversari per la stagione 2012? “Ci sono molti piloti e squadre con il potenziale per far bene. Noi cercheremo di guardare in casa nostra, cercando di scoprire non tano chi va forte, bensì perchè vanno così forte! Come Crescent Suzuki abbiamo deciso di presentarci nel mondiale con un basso profilo: rispettiamo tutti, ci concentreremo esclusivamente sui nostri risultati e prestazioni.” John (Hopkins) sarà al meglio della condizione fisica per la prima gara? “Non sarà al 100 %, ma sufficiente per guidare una moto. John ha sofferto particolarmente questa situazione lo scorso anno: da un infortunio di lieve entità si è trasformato in un vero e proprio incubo. Soltanto adesso ha ripreso gli allenamenti dopo un orribile mese di cure antibiotiche. Sarà difficile per lui presentarsi in piena forma per Phillip Island, ma senza dubbio gara dopo gara migliorerà.” Leon (Camier) è un nuovo ingresso in squadra, ma vanta una buona esperienza nel mondiale. Si adatterà presto alla GSX-R 1000? “Ne sono convinto. Ha subito trovato un buon feeling con la moto, gli piace la sensazione di guida in sella e ha fiducia nel potenziale della squadra. Il nostro primo test insieme a Portimao è stato impegnativo, difficile, ma non si è ritrovato distante dalle posizioni di vertice. Penso che presto sarà lì a giocarsela.” Alla stagione d’esordio nel mondiale il podio è un obiettivo alla portata della squadra? “A domanda diretta, una risposta diretta: sì!!”