25 Settembre 2011

Superbike Imola Gara 1: Jonathan Rea torna al successo

Battuto Haga, Carlos Checa sul podio, Melandri 8°

Jonathan Rea (Castrol Honda) torna al successo, conquistando il gradino più alto del podio in gara 1 ad Imola. Il pilota di Ballymena (Irlanda Del Nord) ritorna protagonista dopo più di cinque mesi di totale digiunto dal trionfo di Gara 1 ad Assen), portando a 8 il numero di affermazioni in carriera nel primo fine settimana di utilizzo del ride-by-wire. Una corsa per il britannico difficile, tutt’altro che una passeggiata, confrontandosi fino alla bandiera a scacchi nientemeno che con Noriyuki Haga (PATA Aprilia Racing) il quale, nel week-end che ha visto l’assenza dell’infortunato Max Biaggi, è comunque riuscito a portare la Aprilia RSV4 sul podio.

Sul gradino più basso troviamo invece il leader Carlos Checa, che ha avuto la meglio nel finale su un più che competitivo e stoico Tom Sykes (Kawasaki Racing Team). Il pilota Ducati Althea porta così il suo vantaggio in classifica su Marco Melandri (Yamaha World Superbike, ottavo al traguardo) a ben 82 punti, che lascia aperta ancora la possibilità di titolo ad Imola per l’esperto pilota iberico. Quinto classificato è Eugene Laverty (Yamaha World Superbike), autore di qualche sbavatura e non completamente a suo agio in sella alla YZF-R1 ufficiale, davanti al duo Ducati Effenbert Liberty Racing con in ordine Sylvain Guintoli e Jakub Smrz, a Melandri, ad Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia) ed a Joan Lascorz (Kawasaki Racing Team), quest’ultimo ancora una volta estremamente penalizzato dall’ennesima esclusione dalla Superpole del sabato. Fantastico undicesimo posto per Mark Aitchison (Kawasaki Pedercini), il quale è stato autore di un’ottima rimonta dalla diciassettesima casella di partenza.

Per quanto riguarda le wild-card provenienti dal CIV, Federico Sandi (Ducati Althea) ed Alex Polita (Ducati Barni Racing) hanno concluso rispettivamente in tredicesima posizione, mentre il compagno di squadra di quest’ultimo, Matteo Baiocco, ha concluso sedicesimo ed è stato autore di un’uscita di pista nel finale. Cadute invece per due potenziali protagonisti di gara, Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport, , caduto alla “Tosa” ) e Michel Fabrizio (Suzuki Alstare, scivolato alla “Rivazza” nel corso del secondo giro). Ritiro causa problemi tecnici per Maxime Berger (Ducati Supersonic Racing), stessa sorte per Javier Fores (BMW Motorrad Italia).

Cronaca di gara

Partenza non perfetta di Checa, che viene sfilato da Rea. il nord irlandese però finisce fuori pista alla prima curva, nel cambio di direzione, e per questo motivo a balzare in testa è Tom Sykes. Quarto è Laverty, davanti a Haga, Camier e Haslam, con Melandri ottavo e Fabrizio nono. Eugene Laverty e Haga si fanno sotto a Rea, per la quarta posizione. Purtoppo per Fabrizio la sua gara termina al secondo giro a causa di una scivolata alla “Rivazza 2”. Giro più veloce di Jonathan Rea, che si riaccoda al gruppo di testa al quale si uniscono pure Laverty e Haga. Sorpasso di Rea, nel corso del terzo passaggio, nella piega a destra che precede la “Rivazza”. Un Checa in difficoltà perde anche la terza posizione da Laverty e si ritrova Noriyuki Haga addosso.

Rea appare in giornata di grazia e si fa sotto prepotentemente a Sykes, ma non sembra intenzionato a voler tentare il sorpasso. Al contempo Melandri fatica in settima posizione, e viene messo sotto pressione da Sylvain Guintoli. Bella lotta in pista tra Checa e Haga, con lo spagnolo che sembra essersi ripreso dopo la defaillance iniziale. Rea conquista la testa della corsa al termine del quinto giro, grazie ad una sorpasso pulitissimo alla “Nuova Variante Bassa”. Rititro per Maxime Berger (Ducati Supersonic Racing), che termina così mestamente la sua gara per problemi a livello elettronico. Il leader della classifica piloti fa ad elastico, Laverty invece è autore di una sbavatura nel corso del sesto giro, che gli fa perdere due posizioni a vantaggio proprio di Checa e di Haga.

Ottima la prova della wild-card Federico Sandi, che si ritrova in undicesima posizione, a ruota di Melandri e Smrz. Buona prestazione anche per Ayrton Badovini, che sopravanza il connazionale di casa Yamaha e risale in ottava posizione. Jonathan Rea gira forte in testa, distanziando Tom Sykes, ma meglio di lui fa Haga, che fa segnare il giro più veloce della corsa al settimo passaggio (1’48.099). Ancora giro più veloce della corsa per il giapponese di casa Aprilia, che addirittura scende sotto il muro del minuto e quarantotto secondi, guadagnando i tubi di scarico della ZX-10R di Sykes. Caduta per Leon Haslam al tornantino della “Tosa”, mentre era in sesta posizione. Haga continua il suo forcing, che lo porta a superare Sykes alla “Nuova Variante Bassa” a conclusione del nono giro. Checa intanto sembra aver deciso di spingere per andare a prendere i piloti che lo precedono, nonostante non ne abbia più di tanto bisogno in termini di classifica.

Battaglia nell’ordine dei centesimi di secondo, al giro di boa di metà corsa, tra Haga ed il leader Rea: il pilota Aprilia ha da recuperare un secondo e tre dal rivale. Il capo classifica, al contempo, rientra su Tom Sykes col fine di agguantare la terza posizione. Nelle prime sei posizioni si formano quindi tre coppie di piloti che lottano per obiettivi differenti: Rea e Haga per la vittoria,  Sykes e Checa per il terzo posto, Laverty e Guintoli per la quinta posizione. Sorpasso duro di Smrz su Melandri all’ultima chicane, a conclusione del quindicesimo passaggio, che vale al pilota ceco l’ottava posizione.

Si infiamma la lotta tra Rea e Haga: i due piloti di testa guidano ben oltre il limite e, nonostante il #41 sembra possa averne qualcosa in più sull’avversario, fatica ad avere la meglio. Tentativo di sorpasso di Carlos Checa su Tom Sykes alle “Acque Minerali”, con lo spagnolo che va largo ed è costretto a lasciare di nuovo strada all’inglese. Scambio vicendevole di posizioni tra Badovini e Melandri, in un duello tutto italiano per l’ottavo posto.

Tutto lascia pensare che la battaglia per il successo di gara si protrarrà fino alla bandiera a scacchi, così come quella per il gradino più basso del podio. Jonathan Rea riesce a tener dietro Haga fino all’ultima curva, compiendo però una piccola sbavatura in entrata della “Nuova Variante Bassa”, nel tentativo di staccare il più tardi possibile ed automaticamente non riuscendo ad aprire al meglio il gas in uscita. Nonostante questo Haga non riesce ad avere lo spunto necessario e si deve accontentare della seconda posizione. Checa invece ottiene il terzo posto ai danni di Sykes, mentre Laverty conclude in quinta posizione davanti a Guintoli, Smrz, Melandri, Badovini e Lascorz.

Superbike World Championship 2011
Imola, Classifica Gara 1

01- Jonathan Rea – Castrol Honda – Honda CBR 1000RR – 21 giri in 38’03.396
02- Noriyuki Haga – Pata Racing Team Aprilia – Aprilia RSV4 Factory – + 0.111
03- Carlos Checa – Althea Racing – Ducati 1198 – + 9.449
04- Tom Sykes – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 9.792
05- Eugene Laverty – Yamaha World Superbike Team – Yamaha YZF R1 – + 14.699
06- Sylvain Guintoli – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 16.820
07- Jakub Smrz – Team Effenbert Liberty Racing – Ducati 1198 – + 24.227
08- Marco Melandri – Yamaha World Superbike Team – Yamaha YZF R1 – + 24.935
09- Ayrton Badovini – BMW Motorrad Italia – BMW S1000RR – + 25.224
10- Joan Lascorz – Kawasaki Racing Team – Kawasaki ZX-10R – + 25.487
11- Mark Aitchison – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 26.148
12- Troy Corser – BMW Motorrad Motorsport – BMW S1000RR – + 26.444
13- Federico Sandi – Althea Racing – Ducati 1198 – + 29.761
14- Alex Polita – Barni Racing Team – Ducati 1198 – + 30.083
15- Leon Camier – Aprilia Alitalia Racing Team – Aprilia RSV4 Factory – + 34.862
16- Matteo Baiocco – Barni Racing Team – Ducati 1198 – + 40.331
17- Ruben Xaus – Castrol Honda – Honda CBR 1000RR – + 44.547
18- Roberto Rolfo – Team Pedercini – Kawasaki ZX-10R – + 50.241

Valerio Piccini

Servizio Fotografico Diego De Col

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