3 Luglio 2017

Superbike Caso Pirelli: “Le nostre gomme sono OK, sbagliano le squadre”

L'ingegner Giorgio Barbier: "I problemi di Misano causati da anomalie di gestione fuori dal nostro controllo"

La Pirelli chiama in causa le squadre del Mondiale Superbike per i problemi riscontrati da Jonathan Rea nel round di Donington oltre che da Michael van der Mark e Jordi Torres a Misano. Negli uiltimi due round si sono verificati cedimenti che in due casi (Rea e van der Mark) hanno causato paurosi incidenti, risolti per fortuna senza conseguenze per i piloti.

A Misano Pirelli aveva comunicato che “nel prossimo round di Laguna Seca useremo solo materiale già ampiamente collaudato, finchè non saranno chiare le origini del problema.” In realtà negli Usa il fornitore unico porterà ben tre soluzioni sviluppo, mai provate da nessuno, una anteriore e due posteriori.

ESAME TECNICO – Ecco quanto comunicato da Pirelli: “Dopo le difficoltà emerse nei round di Donington Park e Misano con i piloti Jonathan Rea, Michael Van Der Mark e Jordi Torres, Pirelli ha svolto puntuali ed accurate analisi sui pneumatici posteriori interessati, ma non sono emerse evidenze che possano ricondurre i problemi ad un determinato elemento che compone i pneumatici. È risultato però chiaro che i danni sono stati generati da un eccessivo stress a cui sono stati sottoposti i pneumatici, in particolare nel caso di Misano le elevate temperature dell’asfalto, insieme ad altre variabili quali ad esempio le pressioni, hanno sicuramente contribuito ad alzare in modo anomalo la temperatura interna dei pneumatici facendo emergere i problemi visti”. 

AVANTI TUTTA – Quindi nessun dietrofront tecnico. “Per l’appuntamento di Laguna Seca Pirelli ha quindi effettuato un ulteriore step di sviluppo e si presenterà con due nuove soluzioni posteriori di sviluppo. Al contempo, il Fornitore Unico di Pneumatici invita i team al rispetto delle pressioni minime e ad un corretto utilizzo delle termocoperte. Pirelli in particolare ricorda che, come già comunicato ad inizio anno, i pneumatici posteriori devono avere una pressione minima in utilizzo pari a 1,65 bar (23,9 PSI) fin dal primo giro di gara, pressioni inferiori potrebbero infatti danneggiare il pneumatico.” 

PRECISAZIONE  . Credo sia evidente a tutti come negli ultimi anni Pirelli abbia davvero spostato molto in alto l’asticella delle prestazioni dei pneumatici che utilizza nel Mondiale Superbike e che, è bene ricordarlo, sono prodotti di serie regolarmente in vendita sul mercato e non dei prototipi come quelli usati in MotoGP” puntualizza Giorgio Barbier, Direttore Attività Sportive di Pirelli Moto, “Con il tempo anche la potenza e il livello tecnologico delle moto sono chiaramente cresciuti rispetto al passato e più il livello delle prestazioni dei pneumatici cresce e maggiore è la “sensibilità” del prodotto a tutte le più piccole variabili esterne allo stesso, quali ad esempio le pressioni. In seguito a quanto successo negli ultimi due round abbiamo deciso di attuare un ulteriore step di sviluppo dei nostri prodotti e continueremo a farlo perché vogliamo che a prestazioni eccellenti corrisponda anche l’affidabilità di prim’ordine che ha sempre caratterizzato i nostri pneumatici. Va però detto che lo sviluppo del prodotto non è andato di pari passo con le possibilità che Pirelli ha di monitorare i propri pneumatici in gara. In altri campionati il costruttore di pneumatici è in grado di sapere in tempo reale la pressione perché ciascuna moto è dotata di sensori di pressione, per noi questo controllo non è al momento possibile e non tutti i team sono dotati di sensori di pressioni. Le pressioni, insieme ad un corretto utilizzo delle termocoperte, giocano davvero un ruolo fondamentale affinché pneumatici con un altissimo livello tecnologico possano lavorare in modo corretto.”

LE SCELTE – All’anteriore avranno a disposizione le soluzioni SC1 (morbida) e SC2 (media) di gamma e, come terza opzione, la soluzione di sviluppo SC1 V0952, che utilizza la stessa mescola della SC1 di gamma ma presenta differenti soluzioni strutturali e che è stata la soluzione anteriore più utilizzata negli ultimi round. Per quanto riguarda il posteriore Pirelli metterà a disposizione dei piloti due soluzioni di sviluppo: la W0575, che utilizza la stessa mescola della SC0 di gamma ma soluzioni e accorgimenti strutturali già utilizzati con successo in passato, e la W0576, anch’essa in mescola morbida e che, a sua volta, sfrutta tecnologie e accorgimenti strutturali già utilizzati con ottimi risultati da Pirelli in passato.    

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