Superbike: Alvaro Bautista dà speranza alla Ducati
Lo spagnolo limita i danni: quattro decimi di ritardo da Jonathan Rea. E non aveva mai visto Portimao
La lista dei tempi offre la stessa immagine degli ultimi quattro anni. Jonathan Rea solitario al comando, con netto margine sugli inseguitori: oltre quattro decimi sulla Yamaha di Alex Lowes e la Ducati di Alvaro Bautista (qui cronaca e tempi della prima giornata). Il Cannibale ha già preso in mano la Kawasaki con il motore potenziato ma con la Panigale V4R lo spagnolo ha girato molto forte senza aver mai visto prima il tracciato di Portimao. Che, a detta di tutti, è assai impegnativo e difficile da imparare. L’ex della MotoGP può creare grattacapi al vincitutto Rea?
GOMME – “Mi sento sempre più a mio agio sulla Superbike ma non sono certo al 100%” spiega Alvaro Bautista. “Dobbiamo ancora migliorare tanto, sia io che la moto, perchè i nostri problemi su un circuito che non conoscevo risultano ancora più evidenti. Dovessi correre adesso non saprei davvero cosa aspettarmi. Al momento l’elemento con cui fare i conti sono le gomme: hanno alcuni aspetti negativi per me ma anche qualche vantaggio rispetto al materiale che usavo in MotoGP. Gli pneumatici non mi danno ancora le sensazioni che vorrei, devo ancora imparare come gestirli.”
ATTACCO A REA – Nella sessione finale Alvaro Bautista proverà le novità che Pirelli ha portato in Portogallo e che saranno disponibili anche nel round d’apertura in Australia. “La pista è assai impegnativa, mi mancavano tutti i riferimenti e non è stato facile. Nel finale però ho cominciato a divertirmi. Per me è un vantaggio che il Mondiale parta a Phillip Island, tracciato che conosco bene.” Altro che: l’ottobre scorso con la Desmosedici GP18 dell’infortunato Jorge Lorenzo è stato a lungo al comando della MotoGP finendo quarto. Almeno a Phillip Island Alvaro Bautista non farà dormire Jonathan Rea sugli allori…
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