11 Settembre 2018

Marco Melandri-Ducati nervi tesi: “Con Paolo Ciabatti non parlo dal 2011”

Il pilota Superbike torna sul tormentato rapporto con l'azienda italiana. Spuntano inimicizie e dissapori di lunga data

Sabato prossimo Marco Melandri tornerà in sella alla Ducati nel round portoghese del Mondiale Superbike a Portimao. Sarà la prima delle quattro uscite che lo aspettano da pilota defenestrato: al suo posto nel 2019 arriverà lo spagnolo Alvaro Bautista, dalla MotoGP. Il pilota ravennate, 36 anni, si era scagliato sulla Ducati a caldo dopo l’annuncio, con questi toni molto aspri (qui la precedente intervista). Adesso è tornato a parlare del tormentato rapporto con l’azienda bolognese sempre con lo stesso  online di lungua tedesca Speedweek. Melandri stavolta rivela un’inimicizia di lunga data con Paolo Ciabatti, responsabile delle strategie sportive Ducati.

La Ducati mi ha detto che non c’è posto per me in nessuna delle sue squadre, neanche satellite” puntualizza Marco Melandri, che adesso cerca una difficile sistemazione 2019. “Non so perchè la Ducati è così arrabbiata con me, andrebbe chiesto a loro”.  Poi Melandri rivela che “con Paolo Ciabatti ho parlato l’ultima volta nel 2011, quando lavorava ancora per Infront (era direttore del Mondiale Superbike, ndt). All’epoca non  eravamo d’accordo perché stavo spingendo per l’introduzione di una  Safety Commission nel Mondiale Superbike. Lui non voleva che i piloti parlassero con il direttore di gara. Al Nurburgring corremmo con una pioggia torrenziale, io e Eugene Laverty eravamo compagni di squadra (in Yamaha, ndt) e alzammo la mano  per chiedere alla direzione di gara di fermare tutto. Jonathan Rea cadde in rettilineo. Più tardi Ciabatti mi  disse che pensava che Laverty e io ci fossimo salutati durante la gara. Dopo questo episodio, non ci siamo mai più parlati.”

Va precisato anche che Paolo Ciabatti era capo del settore corse Ducati anche nell’estate 2017, quando l’accordo biennale con Marco Melandri venne finalizzato.

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