10 Settembre 2012

Carlos Checa: “Siamo sempre al limite per stare con gli altri”

Sconta lo svantaggio in accelerazione della sua 1198

La stessa medesima situazione delle ultime gare e, se vogliamo, della seconda parte della stagione 2012. Sui saliscendi del Nurburgring Carlos Checa ha fatto il possibile per difendersi nei confronti delle più competitive 4 cilindri, pagando dazio più che in termini di velocità massima, soprattutto in accelerazione in uscita dalle curve, con i 6 kg di peso aggiuntivo imposti quest’anno alle Ducati 1198 che si sentono parecchio.

Cercando di dare, come sempre, il massimo, il Campione del Mondo è incappato in una caduta in Gara 1: una volta ripartito ha concluso tredicesimo dando vita ad una serie di sorpassi nelle retrovie. Meglio è andata la seconda gara con il sesto posto finale a precedere il proprio compagno di squadra in Ducati Althea Davide Giugliano e come primo pilota non-britannico in classifica. Con questi risultati ora la corsa alla riconferma iridata è di fatto compromessa: 70.5 punti di svantaggio con più soltanto 100 in palio tra Portimao e Magny Cours.

Purtroppo noi stiamo correndo davvero al limite in queste gare“, ammette Carlos Checa. “Fatichiamo a stare in scia ai piloti in sella alle moto a 4 cilindri in accelerazione: ci scappan sempre via, hanno un enorme vantaggio e noi siamo sempre costretti a portare il nostro pacchetto al limite e rischiare.

Per questo sono caduto in Gara 1: sono cose che succedono, ho fatto il possibile per stare con i primi e, prima di ritrovarmi a terra, ci stavo riuscendo. Una volta ripartito ho ripreso il ritmo e questo mi ha consentito, anche senza una pedana, di rimontare dall’ultima posizione e prendere qualche punto per la classifica.

La seconda è andata decisamente meglio, anche se oggi sembrava non esseri nulla da fare. Penso abbiamo ottenuto il massimo da noi stessi in Gara 2, perchè in gara come sempre fatichiamo più rispetto alle prove nel confronto con gli altri piloti.”

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