24 Giugno 2019

Michael Rinaldi avvicina il podio: Showa diventerà l’asso nella manica?

Il 22enne riminese del team Barni finisce quinto a Misano, miglior ducatista in gara 2. Le sospensioni Showa diventeranno l'asso nella manica?

Michael Rinaldi

Michael Rinaldi aveva cominciato il weekend di Misano con una rovinosa caduta sul bagnato in gara 1, con conseguente distruzione della Ducati V4R del team Barni (qui la foto, impressionante). Ma sull’asciutto il 22enne riminese ha sfoderato gli artigli: settimo nella corsa sprint e addirittura quinto in gara 2 (qui cronaca e classifica), miglior ducatista all’arrivo. Sommato al quarto posto nel round precedente di Jerez, questo risultato traccia un trend molto positivo. Rinaldi sta prendendo il ritmo e le sospensioni Showa, scommessa 2019 del team Barni, cominciano a funzionare bene. La Ducati ufficiale usa da sempre Ohlins, ma il fornitore giapponese domina da anni in Superbike equipaggiando la Kawasaki di Jonathan Rea. Alla lunga questa scelta potrebbe diventare l’asso nella manica?

“HO EVITATO RISCHI ECCESSIVI

Sull’asciutto sapevamo di essere a posto e, nonostante una pista molto scivolosa, sono riuscito a spingere” racconta Michael Rinaldi. “Quando ho visto che riuscivo a guadagnare terreno su Lowes e Haslam ho forzato un po’ di più, ma quando ho capito che il rischio di scivolare era troppo alto ho cercato di non superare il limite. Questa gara è la dimostrazione che, dopo metà stagione di lavoro, il nostro pacchetto funziona bene. Abbiamo una buona base di assetto e anche le sospensioni funzionano alla grande grazie al supporto che ci dà Showa portando sempre nuovi aggiornamenti. C’è ancora tanto lavoro da fare su questa moto, ma siamo sulla strada giusta.”

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