12 Giugno 2019

Eugene Laverty: “Misano, io voglio esserci!”

Il pilota di Go Eleven Ducati sta lavorando duro per tornare in pista nel settimo round Mondiale. Non ce la facesse, di nuovo spazio a Tommy Bridewell

Eugene Laverty

Eugene Laverty sta lavorando giorno e notte per recuperare dalla  frattura di entrambi i polsi conseguenza del grave incidente nelle prove del venerdi a Imola. Il pilota irlandese, oltre al round del Santerno, ha saltato anche Jerez, sostituito dal britannico Tommy Bridewell. L’obiettivo di EuGenio è farcela per Misano, dove si corre la prossima settimana. L’alternativa è il round otto a Donington, il 5-7 luglio. Se per Misano fosse indisponibile, è pronto di nuovo Tommy, che in gara 2 a Jerez ha portato a casa un incoraggiante decimo posto. Decisione nei prossimi giorni.

“PROVO A FARE UN MIRACOLO”

Non mi avete sentito per qualche settimana, ero concentrato al 100% sul mio recupero e sul mio ritorno alle corse” ha spiegato Eugene Laverty in una nota diffusa dal suo management.  “Guardare la gara di Jerez da casa è stato molto difficile ed ero triste di non poter gareggiare per il Team Go Eleven Ducati. So quale sia il potenziale e voglio avere l’opportunità di metterlo in mostra, possibilmente a Misano. Sto facendo il massimo, in termini di riabilitazione, per essere pronto per il Rimini WorldSBK ma il tempo stringe. Lo scorso anno, dopo l’incidente in Thailandia, il mio obiettivo era di tornare per Donington; però sono tornato in sella un round prima del previsto!
Anche quest’anno tornare a Donington Park è un obiettivo più realistico, ma ho Misano nel mirino per due motivi: è la pista di casa della mia squadra ed, in secondo luogo, è stata la mia miglior gara lo scorso anno.

“NON HO ANCORA PIENA MOBILITA'”

“Il mio polso sinistro ha progredito bene dalla frattura del radio e del primo metacarpo. Il polso destro è più complicato, a causa della frattura del radio, dell’ulna e dello scafoide. La pronazione e l’estensione sono ancora molto limitate e si tratta di due movimenti chiave per il polso destro di un pilota di moto. Devo ricordare a me stesso che sono passate solo quattro settimane dalla caduta, quindi non posso lamentarmi se ho i movimenti limitati in questa fase della riabilitazione! Sto provando a tornare alle corse in sei settimane da Imola; è un grande obiettivo, ma sono concentrato al 100% per riuscirci. Come pilota ho bisogno di obiettivi che mi aiutino a lavorare giorno dopo giorno per accelerare il mio ritorno. Le mani di un pilota sono come i piedi per i calciatori, sono i “money-maker”, quindi devo essere perfettamente in forma prima di poter tornare in gara”.

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