19 Maggio 2009

Superstock 600: la squalifica di Lamborghini e Massei

Lettera aperta del Team Manager Pro Race, Paolo Maffioli

La squalifica di Ferruccio Lamborghini e Fabio Massei, rispettivamente secondo e terzo classificato nel round dell’Europeo Superstock 600 a Monza (alle spalle del vincitore, Danilo Petrucci), ha fatto discutere. La scorsa settimana, infatti, il team Media Action Pro Race Squadra Corse ha divulgato agli organi di informazioni una “lettera aperta” a firma Paolo Maffioli, team manager della compagine tricolore che ha portato “Lambo” sul podio nella serie europea e a vincere le prime due prove del Campionato Italiano a Misano e Monza. Una lettera che pubblichiamo per intero, aspettando una risposta dagli organi competenti.

“Ritengo doverosa nei confronti del nostro pilota, dei nostri tifosi e degli sportivi che seguono il campionato Europeo 600 Stock una precisazione in merito alla squalifica per irregolarità tecniche della nostra moto nella gara di Monza, dove il nostro pilota Ferruccio Lamborghini partiva dalla pole position ed e’ finito secondo, e l’ottimo Fabio Massei (Team M2 Racing) e’ arrivato terzo ed anche lui squalificato per le medesime irregolarità. L’irregolarità in questione, anzi le irregolarità, riguardano il radiatore supplementare ed il tappo del serbatoio a vite al posto di quello originale.

Tali componenti sono ammessi nella fiche regolamentare del campionato italiano stock 600 (in virtu’ delle temperature piu’ alte rispetto ai paesi nord europei), e gli stessi commissari che ci hanno verificato e punzonato la moto Venerdi mattina, li hanno ritenuti idonei. Questo perche’ la fiche del 600 italiano DOVREBBE essere identica a quello dell’europeo , proprio per agevolare i team che si iscrivono come wild card a tale campionato . Non voglio polemizzare sul fatto che un radiatore supplementare ed un tappo siano ben visibili gia’ dal venerdi, e che il fatto di aspettare la fine di una gara per “far notare” ai commissari la discrepanza dalla fiche solo a gara conclusa unicamente per passare in attimo da quarti a secondi, sia sicuramente lecito e corretto dal punto di vista regolamentare, un po’ meno da quello sporivo.

Mi assumo in prima persona la responsabilità di non avere verificato la corrispondenza tra i due regolamenti confidando unicamente nelle verifiche tecniche. Questa mia leggerezza e’ costata purtroppo molto cara al Team ma soprattutto al nostro Ferruccio, che aveva lottato e combattuto fino all’ultima curva con un concorrente leale e di altissimo livello come Danilo Petrucci e si e’ visto sfilare di mano la coppa del secondo ed il risultato ottenuto. Non accetto pero’ illazioni o notizie faziose in merito all’irregolarità dei nostri motori. La nostra moto e’ stata TOTALMENTE, nel senso letterale della parola, smontata ed attentamente veriificata gia’ dalla fine della prima gara di Misano al CIV. Non persistono dubbi alcuni percio’ sulla regolarità degli stessi.

Le brillanti prestazioni del “nostro” Ferruccio Lamborghini al Campionato Italiano Velocità dipendono unicamente dal suo manico, dalla sua grinta e dalla sua maturità agonistica, il tutto affiancato da un team che lo supporta al meglio delle sue possibilità e dal buon Corrado che cura in maniera maniacale la nostra R6 come, o forse piu’ di un figlio. Ritenevo doverosa questa mia nota, onde evitare facili speculazioni sull’accaduto.

Un grazie in ultimo a Ferruccio, che non solo ci regala della gare da cardiopalma ma che ancora una volta dimostra di essere un pilota con la P maiuscola, mostrando affiatamento di squadra anche quando le cose vanno male”.

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