3 Aprile 2016

Superstock 1000 Aragon Rinaldi 2° al debutto, doppietta Ducati

La Panigale domina anche l'apertura Superstock 1000 con l'argentino Leandro Mercado davanti a promettente Michael Rinaldi. BMW sul podio con De Rosa

Doppia partenza per la Stock 1000.  La caduta multipla alla prima curva del circuito hanno portato all’esposizione della bandiera rossa e ad un secondo start che ha giovato Tati Mercado, vincitore della gara ridotta a otto giri. Dietro di lui il debuttante Michael Ruben Rinaldi e Raffaele De Rosa.

La prima partenza è stata decisamente rocambolesca per tutto lo schieramento della Superstock, con un folto gruppo di piloti in terra alla curva 1. Scatto impeccabile di Marino, con le Ducati di Rinaldi e Mercado che davano immediatamente battaglia alla R1M del francese, salvo poi dover rifare il tutto da capo per la bandiera rossa, esposta per permettere ai commissari di sgombrare la via di fuga.

Con la gara ridotta ad otto giri i piloti sono ripartiti dallo start, con Marino protagonista dell’ennesimo scatto perfetto. Ancor più incredibile lo start di Tati Mercado, che dalla seconda fila in due curve ha affiancato e passato Florian Marino. I primi giri sono filati lisci, con un susseguirsi di sorpassi tra le Ducati di Rinaldi (esordiente in gara, davvero una gran prestazione) e di Mercado e tra le Pata Yamaha di Ricky Russo e Marino.

Il giro di boa è arrivato con le Ducati e la Yamaha di Russo davanti e con Roberto Tamburini alla rincorsa sulla sua Aprilia del team Nuova M2. Problemi per Marino, che prima del rettilineo si è ritrovato con la moto spenta e che ha quindi perso terreno dai primi, sostituito alla rincorsa della vittoria da Raffaele De Rosa sulla BMW del team Althea. Gli errori in gare sprint di questo tipo sono dietro l’angolo, ne sa qualcosa proprio Russo che con un dritto a 5 giri dalla fine ha perso in un sol colpo tre posizioni.

La bandiera a scacchi ha accolto in cima al podio Mercado, che batte un incredibile Rinaldi che esordisce con una gara encomiabile, senza perdere mai il contatto con la ruota del (decisamente più esperto) compagno di squadra. Dietro le due Ducati è De Rosa a chiudere il podio, aiutato dalla scivolata di Tamburini che getta alle ortiche una gara fatta tutta alla rimonta. Quarto Riccardo Russo, a cui è mancato il passo per seguire le Ducati, ben sette italiani nelle prime dieci posizioni.

La Top10 è stata quindi la seguente: Mercado, Rinaldi, De Rosa, Russo, Marino, Calia, Mantovani, Marconi, Scheib e Massei.

Foto Diego De Col

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